La Marca: "Higuain-Juventus, i numeri non mentono e sono alla parte del Pipita"

Il giornalista e conduttore televisivo, Domenico La Marca, ha parlato a 90min Italia della Nazionale e delle mosse di mercato dei club della Seria A. Ecco le sue parole:

Robert Mancini ha riavvicinato i tifosi alla Nazionale

"Sono davvero soddisfatto dell’egregio lavoro compiuto da Mancini nelle vesti di selezionatore della nazionale italiana, gli ottimi risultati raggiunti dalla sua “creatura” nel percorso di qualificazione agli Europei, che erano in programma quest’estate, sono stati impreziositi da una vittoria di prestigio in Olanda contro una delle compagini più in “voga” a livello mondiale. Pur non avendo stelle assolute come possono essere i vari Messi, Ronaldo, Mbappè ed altri, la nostra selezione dimostra una chiara identità di gioco, aspetto che ci ha permesso nella nostra storia di trionfare in ben quattro mondiali, a prescindere da chi scende in campo, proprio tale capacità di variare gli elementi a disposizione senza andare a penalizzare il calcio proposto e i risultati ottenuti è il maggiore merito di Mancini. Se pensiamo poi che due come Insigne e Jorginho nella precedente gestione avevano incontrato delle grosse difficoltà di inserimento mentre adesso sono diventati dei leader tecnici significa che Mancini ha impresso fortemente la sua impronta a questa nazionale, dove davvero tutti possono ambire ad essere protagonisti in azzurro Inoltre un altro grande pregio che bisogna riconoscere a Mancini è quello di aver riportato l’entusiasmo tra la gente e soprattutto intorno alla nazionale, che viene apprezzata sempre di più anche all’estero per le idee di calcio proposte".

Peccato per l'infortunio di Zaniolo

"Colgo l’occasione per augurare a Nicolò Zaniolo di ritornare in campo nel più breve tempo possibile e più forte di prima, considero questo ragazzo un grande patrimonio calcistico nazionale e mondiale che bisogna recuperare a tutti i costi".

Il Milan ha acquistato Tonali

"Tonali-Milan è il matrimonio perfetto, il ragazzo è un prospetto di campione che deve diventare un top player mentre la compagine rossonera è una nobile del calcio internazionale che vuole ritornare grande, puntando su profili come l’ex Brescia che in un contesto del genere può trovare sicuramente la definitiva consacrazione. La dirigenza rossonera sta gettando le basi per un solido futuro, di ciò ne è una grande dimostrazione l’arrivo di Sandro Tonali, che va a rimpinguare il numero di giovani talenti a disposizione di Pioli, visto che Hernandez, Bennacer e lo stesso Rafael Leão già hanno dimostrato parte del loro potenziale in questo Milan, che può fare inoltre affidamento almeno per la prossima stagione su un certo Donnarumma, tenendo in considerazione la delicata questione contrattuale, anche se personalmente difficilmente riesco ad immaginare, forse anche in maniera romantica, l’attuale numero uno della nazionale italiana in una squadra diversa rispetto a quella di appartenenza. Reputo quello di Tonali un colpo eccezionale da parte del Milan che a condizioni economicamente favorevoli si è assicurato il migliore talento, insieme a Zaniolo, che offre il calcio italiano, adesso la stessa dirigenza rossonera dovrà essere brava a far crescere con pazienza questo prospetto, che ritengo nel breve tempo possa regalare ai suoi nuovi tifosi tante belle soddisfazioni".

Higuain ha lasciato la Juventus. Come giudicare l'esperienza del Pipita in bianconero?

"66 reti impreziosite da 16 assist in quasi 150 partite con la maglia della Juventus rappresentano per il mio parere dei numeri rispettabili, soprattutto se andiamo a valutare il peso dei gol siglati in particolare modo nei primi due anni dell’argentino nell'esperienza bianconera. Difatti Higuain nella sua prima stagione con 24 gol in campionato e soprattutto con la doppietta di Monaco nella semifinale di andata di Champions League è stato l’autentico mattatore di un’annata importante che non ha trovato il suo lieto fine con la sconfitta di Cardiff, mentre nella sua seconda stagione le sue 16 realizzazioni in campionato hanno avuto un peso specifico terrificante, difatti le zampate contro Napoli al San Paolo e soprattutto quella al Meazza contro l’Inter nei minuti finali hanno letteralmente indirizzato la scorsa scudetto, la più combattuta degli ultimi anni, in favore della Juventus, senza dimenticare l’ottavo di Champions League con il Tottenham dove nel doppio incontro è stato indiscutibilmente l’ago della bilancia con tre gol ed un assist".

Nelle due ultime stagioni però il rendimento del Pipita è calato

"Di certo le cose sono cambiate con l’arrivo di Ronaldo e il suo conseguenziale sacrificio che l’ha indotto a provare le avventure non felicissime al Milan e successivamente al Chelsea, così il suo ritorno alla Juventus, nonostante la presenza del suo mentore Sarri, non è stato dei più semplici, visto che sono convinto che Higuain abbia bisogno di sentire intorno a sé la fiducia per rendere al massimo, ma nonostante ciò comunque ha contribuito in maniera pesante per l’ennesima vittoria in Serie A da parte della Juventus, decidendo le gare con Napoli, Inter ed Atalanta nel girone d’andata e permettendo di ottenere quei punti che poi si sono rivelati decisivi in questa stagione così complicata per l’intero sistema calcio".

In Europa non è stato decisivo

" Forse ci si aspettava qualcosina in più da Higuain soprattutto in campo europeo, considerato che pur sempre parliamo di uno dei più forti centravanti in circolazione, ma credo l’argentino si sia dimostrato all’altezza del blasone di un club come la Juventus, regalando tante gioie ed emozioni ai tifosi bianconeri, probabilmente sarebbe bastata una vittoria, quella di Cardiff, per renderlo una vera icona di questa società".

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