La Juventus soffre e manda un messaggio alle avversarie. Il Milan non è solo Ibra
La Juventus, contro il Torino, ha probabilmente giocato una delle due peggiori partite della stagione. I bianconeri, soprattutto nella prima frazione di gioco, hanno creato davvero poco dalle parti di Salvatore Sirigu. La sensazione è che la compagine di Andrea Pirlo abbia ereditato parte dei difetti che aveva anche la squadra di Sarri. I calciatori tendono spesso a sottovalutare inconsciamente gli avversari. Hanno bisogno di stimoli importanti per fare bene.
La Juventus, nel primo tempo contro il Torino, ha giocato sotto ritmo. La compagine granata ha avuto anche diverse occasioni per incrementare il proprio vantaggio. Eppure, anche in una giornata così difficile, la Vecchia Signora è riuscita a portare a casa il risultato. Dopo un duro confronto negli spogliatoi, si è vista una Juventus diversa. Una squadra che non ha mollato fino alla fine e che è riuscita a conquistare i tre punti. I bianconeri hanno mandato un messaggio alle avversarie al titolo. Quando intensificano il ritmo restano i migliori, possono vincere sempre, almeno in Italia.
Occhio al Milan. I rossoneri, contro la Sampdoria, erano privi di calciatori importantissimi. Senza Ibrahimovic e Leao davanti, privati anche dal leader difensivo Kjaer e con il forfait di Bennacer, sono riusciti comunque a battere i blucerchiati. Stefano Pioli, con pazienza, ha creato un gruppo praticamente perfetto. Il Diavolo gioca bene, ha qualità in tutti gli interpreti. Ha tanti calciatori giovani, ma che stanno dimostrando tutto il loro valore. Il Milan si mantiene a +5 dall'Inter e trova l'ottavo successo in dieci partite. Una prova di una maturità, la parola Scudetto non può essere più un tabù.
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