L'ira di Mourinho: gli episodi che avrebbero penalizzato la Roma
La sconfitta interna della Roma col Milan, nel posticipo domenicale dell'undicesima giornata, ha sancito da un lato il nuovo aggancio rossonero al Napoli e dall'altro l'ennesimo passo falso dei giallorossi negli scontri diretti, un tabù che nonostante l'arrivo di José Mourinho nella Capitale non sembra cambiare tendenza.
E proprio il tecnico portoghese si è reso protagonista di un post-partita piuttosto burrascoso, già ai microfoni di DAZN non ha accettato domande da studio e si è rifugiato in poche parole ben assestate. L'oggetto del contendere? Il trattamento a suo dire poco rispettoso riservato alla Roma, un discorso che non si lega solo al posticipo di ieri ma che percorre anche altri momenti della stagione giallorossa e altre direzioni arbitrali rimaste indigeste.
Poche (e chiare) parole
Dopo l'1-2 dell'Olimpico Mourinho ha subito reso chiaro di non voler rispondere a domande da studio, racchiudendo tutto il proprio pensiero in poche emblematiche frasi riferite perlopiù all'arbitraggio: "Complimenti al Milan, non voglio dire niente di più altrimenti, se parlo, domenica non andrò in panchina. Mi dà rabbia il fatto che non ci sia rispetto per i nostri tifosi. Mi dà rabbia perché non c’è rispetto, ma basta: non dico altro” . Una posizione emersa del resto anche nel corso dei novanta minuti, addirittura prima del rigore concesso per il contatto tra Ibanez e Ibrahimovic, prima ancora della fine del primo tempo (Mourinho ha infatti raggiunto lo spogliatoio in anticipo rispetto all'intervallo).
L'ultima goccia
A fronte di un arbitraggio poco gradito a Mourinho, non solo a lui considerati i tanti episodi messi in discussione e lo stop deciso nei confronti di Maresca per almeno un turno, è evidente come la situazione ha portato al rigore per il Milan sia stata la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso.
Anche l'utilizzo del VAR è stato oggetto di polemiche: da un lato i giallorossi recriminano per una decisione ritenuta errata e poi ribadita da Maresca, dall'altro la decisione stessa di avvalersi del VAR senza un grave errore oggettivo è stata altrettanto criticata. Anche la gestione delle ammonizioni è stata oggetto di polemiche così come, tornando alle recriminazioni giallorosse, il mancato rigore per fallo di Kjaer su Pellegrini: un "rigorino", inteso così da più parti, che in sostanza al Milan è stato concesso ma ai giallorossi no, senza un'equità nel giudizio.
I precedenti: Lazio e Juve
L'atteggiamento di Mourinho nel post-partita trova però una spiegazione anche in altre situazioni che, soprattutto nei match più sentiti sono emerse dal punto di vista della direzione arbitrale: all'Allianz contro la Juve, coi bianconeri infine vincenti per 1-0, Orsato ha dato il rigore (poi sbagliato da Veretout) anziché far proseguire l'azione che poi ha portato la Roma a segnare, senza insomma concedere il vantaggio come invece, dalla parte giallorossa, si sarebbero attesi.
Anche contro la Lazio, altra sfida persa dalla Roma, l'arbitraggio di Guida è stato oggetto di critiche: il rigore non concesso a Zaniolo per contatto con Hysaj, sull'azione che poi ha portato al secondo gol biancoceleste, è apparso come un errore chiave nell'indirizzare il match in modo chiaro dalla parte della Lazio, trovatasi sul 2-0 quando potenzialmente le due squadre sarebbero potute essere sull'1-1.
Al di là degli episodi contro i rossoneri, dunque, l'idea di aver perso partite così importanti senza mai aver demeritato del tutto, trovandosi a fare i conti con arbitraggi non all'altezza, ha lasciato chiaramente strascichi importanti sul tecnico portoghese e sull'ambiente, considerati poi i tanti punti di distacco che separano la Roma dalla vetta e la sensazione di aver raccolto meno di quanto seminato.
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