Inter, Marotta: "Conte? Credo non ci saranno cambiamenti. Dall'esterno arrivano mine"
A margine della sfida di Serie A tra Inter e Torino ha parlato Giuseppe Marotta, amministratore delegato dei nerazzurri, e lo ha fatto ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni sul momento della squadra e sulle voci relative al futuro:
Eriksen e Skriniar sono bocciature?
"Assolutamente no, meglio di Conte nessuno può decidere. Ci sono valutazioni sue ed è giusto fare turn over anche per le condizioni climatiche difficili. Sembra una cosa assolutamente normale".
L’Inter vuole andare avanti con Conte?
"Il nervosismo è amarezza per i gol recidivi incassati all’ultimo minuto, lasciano amarezza e rimpianto. Bisogna fare l’analisi del cammino dall’inizio e da oggi, sta dando soddisfazioni in termini di risorse. Lui doveva valutare queste risorse e migliorare la situazione degli ultimi anni. Ci stiamo riuscendo da tutti i punti di vista. Il massimo non esiste, c’è sempre da migliorare i particolari. Lo sa Conte e la società. Il lavoro è stato ottimo e possiamo migliorarci per ridurre il gap dalla Juve".
C’è stata mancata crescita dei giocatori?
"Anno un po’ anomalo questo, abbiamo dovuto riprendere il campionato e le situazioni si vedono. Anche squadre che avevano perso poco hanno perso adesso. Il post covid è un’esperienza nuova e si riscontrano tante problematiche. Abbiamo perso punti con le squadre provinciali, dobbiamo migliorare da questo punto di vista" riporta FcInter1908.
Conte si è detto potrebbe decidere di lasciare. C’è fondamento in quanto è stato scritto?
"Ma credo che non ci sono assolutamente cambiamenti. Da parte della società c’è soddisfazione. È un allenatore ambizioso come la società, non dobbiamo dimenticare che è il primo anno che allena l’Inter e le altre squadre hanno allenatori da più tempo. Normale che si lasci andare a certe esternazioni che fanno parte delle sue dinamiche comunicative. Si può recriminare su errori fatti. Ci sono le ambizioni e le recriminazioni quando non si porta a casa il risultato voluto".
Brozovic?
"Diciamo che sicuramente sono fatti che ci dispiace doverli gestire. Al di là della multa, sono giovani e devono capire che serve essere più incisivi nella vita privata. Bisogna riposare bene in questo periodo di stress agonistico e certe cose non si devono fare. La multa è fatta e il resto lo valuteremo noi".
Inter può andare seconda e può vincere l’EL. Non si potrebbe provare a proteggere l’Inter?
"Sono d’accordo. Il blasone dell’Inter è importante, normale che ci sia pressione. Ma arriva dall’esterno e arrivano mine che deteriorano le sensazioni interne. Dobbiamo trovare convinzione nelle nostre capacità. Questo non è un alibi. Gli infortuni patiti al centrocampo porta al fatto che il livello della squadra ne risenta nell’economia delle partite. Ce ne sono tante e si fatica ad avere uomini a disposizione. Ce la giochiamo fino alla fine con la voglia di fare bene".
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