Inter, Conte: "Attaccarmi porta pubblicità. Messi? Più facile spostare il Duomo"
Successo per 2-0 dell'Inter sul Napoli, un risultato che permette ai nerazzurri di riportarsi subito al secondo posto. Antonio Conte, tecnico interista, ha parlato nel post-partita e si è espresso in questi termini ai microfoni di Sky Sport:
“Ho visto cose sicuramente interessanti, anche perché abbiamo affrontato una squadra forte, che in questi anni è stata l’unica a dare fastidio alla Juventus. Ha un’ottima rosa, completata quest’anno. Merito a noi, che abbiamo fatto un’ottima partita. Anche perché giocavamo dopo la vittoria dell’Atalanta, e dunque eravamo forzati a vincere. Sono situazioni comunque importanti, ora siamo davanti e al secondo posto. Alla fine qualcun altro ha vinto lo Scudetto, ma provare a difendere qualcosa convivendo con la pressione di chi è dietro è importante"
“Calcoli per l’Europa? Li abbiamo dovuti fare oggi, perché venivamo da tante partite ogni tre giorni. La scelta della formazione di Genova e di oggi è stata fatta secondo calcoli. Vedo il bicchiere mezzo pieno, c’è la possibilità di recuperare un po’ di più rispetto all’ultimo periodo“ riporta FcInter1908.
Sulla sfida con l'Atalanta: “E’ un’occasione importante al di là della classifica, perché affrontiamo una realtà del nostro calcio. Hanno sempre migliorato il loro rendimento. Hanno giocatori che possono risolvere la partita in ogni momento. Sarà un bel test per capire dove siamo. Bello finire con questa partita“.
Sulle critiche: “Non posso essere io a raccontare la storia dell’Inter, ci siete voi giornalisti che guardate le partite e portate i numeri. Dovete essere voi a raccontare quello che è stato fatto. So di creare tantissime aspettative, tante cose possono essere condizionate da tutto ciò. Qualcuno può pensare che come arrivo tocco e vinciamo. E’ successo in passato. Sono sempre molto onesto e corretto quando parlo. Sono cose che danno fastidio a qualcuno, capisco che attaccare me porta pubblicità. Non attacchi l’ultimo della banda, ma mi dispiace perché a volte sento dire delle cose sul lavoro che offendono la professionalità di una persona che ci mette tutto. C’è passione e cerco di essere un valore aggiunto dove mi chiamano. Quando non si racconta la verità o lo si fa ad arte per attaccarmi, quello mi dà fastidio”.
Sul sogno Messi: “Comprare solo lui o 4 giocatori da 50 milioni l’uno? Penso siano improponibili entrambe le cose. In questo momento mi tengo stretti i ragazzi, che mi stanno dando soddisfazioni e che buttano il cuore oltre l’ostacolo. A fine stagione faremo le valutazioni. La foto di Messi? Non l’ho vista. E’ più facile spostare il Duomo che portare Messi a Milano“.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo dell'Inter e della Serie A!