Insigne: centesimo goal con la maglia del Napoli e non solo. I numeri del "Magnifico"

Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli, è sicuramente uno dei calciatori copertina dell'ultima giornata del campionato italiano di Serie A. Nel match contro la Juventus è entrato nel tabellino dei marcatori per il calcio di rigore realizzato. Ma sarebbe oltremodo sbagliato premiarlo "solo" per il goal, anche se importante. Il Magnifico ha disputato una gara di sacrificio. Addio possesso palla. Il canovaccio del match è andato subito in un'altra direzione. La Juventus attaccava, il Napoli tentava di ripartire. Nel secondo tempo, in particolare, gli azzurri hanno ulteriormente arretrato il proprio baricentro. I tre punti erano troppo importanti per lasciare spazio all'estetica.

Lorenzo Insigne si è calato perfettamente nel suo nuovo ruolo. Il capitano del Napoli ha percorso ben 11,3 km. Numeri impressionanti per un attaccante. Solo Bakayoko ha fatto di più (11,9km). Il Magnifico ha agito da sottopunta dietro Osimhen, ma ha dato un contributo notevole sia al centrocampo che alla difesa. I suoi scatti, inoltre, hanno spesso creato dei grattacapi agli avversari. Insigne è un calciatore rapido (oltre 31 km/h in sprint) e tecnico. Nel secondo tempo, complice la pressione della Juventus, ha arretrato ulteriormente il proprio raggio di azione andandosi a posizionare a centrocampo.

Insigne ha dato una grossa mano sia alla mediana che alla difesa, ma è stato anche l'unico azzurro a tentare di creare qualcosa in attacco. Sei i suoi tocchi nell'area di rigore dei bianconeri (nettamente il migliore dei suoi), 34 i passaggi riusciti, 5 tiri (due dei quali in porta). Insigne è stato infine decisivo nel momento più importante del match. In tanti gli chiedevano di non battere più i rigori dopo il penalty fallito con la Juventus in Supercoppa (il terzo su quattro tentativi contro la Vecchia Signora, ndr). Lorenzo non ha avuto esitazioni. Ha preso il pallone e, dal dischetto, ha realizzato il goal vittoria del Napoli. La rete numero 100 da quando veste la maglia azzurra è arrivata proprio contro "l'odiata" Juventus: un segno del destino in una giornata che Lorenzo non dimenticherà mai...

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