Immobile e la Nazionale, rapporto non idilliaco. La staffetta in attacco è deleteria
L'Italia di Roberto Mancini, dopo 11 vittorie consecutive, ferma la propria corsa contro un avversario non irresistibile come la Bosnia. La compagine azzurra ha prodotto poche reali grandi occasioni da rete. Il pareggio finale sembra sostanzialmente giusto. Fa discutere la scelta di Roberto Mancini di escludere dalla formazione titolare Ciro Immobile. L'attaccante della Lazio, Scarpa d’Oro con 36 goal in campionato, ha realizzato ben 20 reti più di Belotti, partito titolare contro la Bosnia.
Ciro Immobile - così come preannunciato da Roberto Mancini - giocherà titolare contro l'Olanda. La staffetta tra i due attaccanti tuttavia ci appare poco comprensibile. Belotti ha disputato una stagione, quella passata, contraddistinta da alti e bassi. Perché non sfruttare pienamente un attaccante, Immobile, con il morale a mille dopo l'ultima brillantissima annata calcistica? Ai grandi talenti non piace essere messi in discussione. Immobile non avrà certamente gradito la scelta di Mancini
L'Italia ha un attaccante 36 goal a stagione, è giusto che venga sfruttato. La Lazio, con lui, parte sempre da 1-0. La sensazione è che Ciro Immobile abbia bisogno di sentire la fiducia dell'ambiente per potere esplodere. Si veda anche ciò che accadeva a Torino. Era amato da tutti e, in campo, riusciva ad esprimersi al meglio. In Nazionale non accade. Non è mai stato considerato un titolare inamovibile. I numeri, d'altronde, parlano chiaro. Immobile ha realizzato 10 reti in 40 presenze, 32 delle quali tra i titolari. Numeri "irrisori" per un bomber delle sue qualità.
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