Il VAR potrebbe essere sospeso, cosa farà la Serie A? I motivi per non cambiare
L'International Football Association Board (IFAB), al fine di rendere la ripresa dei vari campionati meno complicata, ha concesso la possibilità di sospendere l’utilizzo del VAR. Saranno ora le singole federazioni a decidere cosa fare. La speranza dei veri sportivi, tuttavia, è che la Serie A non torni indietro. Ci sono vari motivi per non cambiare.
Gli assistenti video, fino a questo momento, hanno lavorato in ambienti molto ristretti. Sarebbe oltremodo complicato garantire i due metri di distanziamento? Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, ha fatto chiarezza affermando: "Nella stanza VAR ci sono solitamente quattro persone, alla ripresa sarebbero invece in tre, con mascherine, guanti e tutto il necessario per essere al sicuro”. Il problema logistica, quindi, può essere risolto.
La FIGC ha in mente un piano B per la ripresa del campionato, quello di utilizzare quegli impianti appartenenti alle squadre di Serie B che si trovano in quelle città nelle quali il tasso di contagio non è alto. Si tratta del Castellani di Empoli, del Vigorito di Benevento e dello Stirpe di Frosinone, impianti che sono già dotati di tutte le attrezzature necessarie per l’utilizzo del VAR e della goal line technology.
Un altro motivo per cui il Var deve essere utilizzato è di natura etica. Il campionato ha finora utilizzato la tecnologia, sarebbe corretto utilizzarlo fino al termine della stagione al fine di non mettere in discussione la stessa regolarità del campionato e di non adottare dunque due pesi e due misure diverse in momenti differenti della stagione. Proseguire senza Var non sarebbe dunque il male minore ma una scelta potenzialmente troppo rischiosa anche a fronte delle contromisure possibili e praticabili già allo studio.
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