Il Valencia perde anche Gennaro Gattuso
Alla fine ha lasciato anche Gennaro Gattuso. Una decisione di "mutuo acuerdo" con la società di rescindere il contratto e interrompere l'avventura in Spagna con il Valencia prima del tempo. 6 mesi intensi di alti e bassi con una rosa giovane e un mercato che non ha mai agevolato il tecnico italiano.
La situazione del Valencia era già nota, caratterizzata dalle proteste dei tifosi e l'aperto disappunto verso la proprietà. In questo senso la scelta di Gennaro Gattuso come nuovo tecnico dei pipistrelli era sembrata azzeccata di punto di vista societario. Un profilo importante, con tanta esperienza da calciatore ai massimi livelli alle spalle e diverse come allenatore in alcuni dei migliori club di Serie A.
Il carattere di chi non ha paura di prendersi responsabilità e colpe, e affrontare situazioni differenti anche in condizioni spiacevoli. È andata bene all'inizio, la sintonia con la aficion si è instaurata presto; poi la sosta per il Mondiale a interrompere un periodo abbastanza positivo e una ripresa che ha condotto fino all'addio. E al confronto diretto con alcuni tifosi dopo la sconfitta con il Valladolid.
Come riporta il quotidiano spagnolo Marca, gennaio è un mese complicato per gli allenatori del Valencia. Da un'analisi riguardante i primi trentuno giorni del nuovo anno si evince come i tecnici vengano sovraesposti alle conferenze stampa (e lasciati soli) in un momento delicatissimo della stagione: quello della sessione invernale.
Mettere a posto una squadra in crisi, puntare su qualche nuovo tassello per aggiustare il percorso. Spesso le domande in questo senso si intensificano e non è facile rispondere senza avere alle spalle una società capace di prenda decisioni forti e di dimostrarsi affidabile. Promettere acquisti rovinerebbe la relazione con i tifosi, lamentarsi usurerebbe quella con il proprio club. Gennaro Gattuso, tra conferenze pre e post partita, è stato esposto ben 14 volte a interagire con i giornalisti; i precedenti tecnici al Valencia più o meno lo stesso numero (Celades 12, Javi Gracia 16 e Bordalás 10).
Non è certo questo il motivo scatenante dell'addio, ma si tratta di un aspetto che contribuisce ad amplificare le pressioni. Ed è normale che con il mercato in chiusura, la squadra in un periodo negativo e una classifica da zona retrocessione, la tensione possa salire.
Gattuso attendeva un centrocampista in un mercato che difficilmente si smuoverà nell'ultimo giorno disponibile per il Valencia. Basti pensare che la squadra di Lim nelle ultime tre stagioni ha venduto giocatori per circa 150 milioni di euro in cartellini, sborsandone soltanto 25 per acquistarne di nuovi. Una differenza troppo rilevante che ha avuto l'effetto quasi immediato di indebolire e ridimensionare la squadra.
Il quarto posto, la Copa del Rey e la Semifinale di Europa League della stagione 2019 restano dei dolci ricordi, la Finale della Coppa nazionale raggiunta l'anno scorso una casualità. Il trend delle ultime stagioni evidenzia due noni posti e un tredicesimo piazzamento. Il Valencia è da diversi anni una squadra da metà classifica che ha scelto di rinunciare ai suoi pezzi più pregiati (Ferran Torres, Dani Parejo, Rodrigo, Gonçalo Guedes, Carlos Soler).
Nella classifica della Liga attuale, tra Europa e zona retrocessione ballano 10 punti e la compagine lasciata da Gennaro Gattuso è molto più vicina alle ultime posizioni che alle prime. Il cammino in Copa del Rey è stato interrotto dall'Athletic Bilbao di Ernesto Valverde (in una situazione più o meno simile), la Finale di Supercoppa negata ai calci di rigore dal Real Madrid di Carlo Ancelotti. Il post Mondiale del Valencia è stato difficile e ha portato a una decisione prevedibile in base a precedenti del club.
Soltanto 5 le vittorie in Liga, così come le reti del capocanniere della squadra Edinson Cavani. 25 i gol segnati e 21 quelli subiti, in linea con gli xG e gli xGA. Alla guida della squadra valenciana torna 'Voro' Gonzalez per l'ottava volta nella storia (il che fa riflettere). Il nastro si riavvolge ancora e, come in un incubo che si ripete da diversi anni, i pipistrelli ricominciano da capo. Con una volontà abbastanza comune e non cambia da tempo: quella della cessione del club.