Il Napoli trionfa, Gattuso dà una lezione tattica a Sarri: basta definirlo solo "Ringhio"
Il Napoli ha vinto la sesta Coppa Italia della sua storia. Gli azzurri si sono imposti sulla Juventus solo ai calci di rigore. I partenopei hanno vinto con pieno merito. Nell'arco dei 90 minuti della partita hanno prodotto diverse occasioni goal colpendo anche un palo con Lorenzo Insigne. Sarebbe ingiusto celebrare i singoli calciatori. Un po' tutti hanno dato l'anima in campo. Sarebbe preferibile fare un focus su chi ha saputo tenere il gruppo unito anche nei momenti più delicati: Gennaro Gattuso.
Gattuso è spesso considerato soltanto un allenatore grintoso. Il nomignolo "Ringhio" gli è stato affibbiato da tempo, ma non gli rende giustizia. Rino è un allenatore molto preparato. Ha trasformato il Napoli in pochi mesi dando una lezione tattica prima ad Antonio Conte e poi a Maurizio Sarri, due degli allenatori più celebrati in Italia. Il Napoli, a San Siro, contro l'Inter, fece una partita perfetta, bloccando tutte le linee di passaggio degli avversari. Con la Juventus si è ripetuta la stessa scena. La Juventus si è resa pericolosa in una solo circostanza, dopo un errore commesso da Callejon.
Gennaro Gattuso ha dimostrato tutto il suo valore. Allo stadio Olimpico di Roma è scesa in campo una squadra forte, solida, compatta. Le tre linee erano strettissime, la squadra si muoveva insieme come fosse un unico blocco. Gli attaccanti sono stati encomiabili anche nella fase di non possesso creando superiorità al centrocampo. I calciatori juventini più pericolosi sono stati ingabbiati da almeno due uomini. La difesa del Napoli è stata granitica. La Juventus non avrebbe segnato nemmeno se la partita si fosse prolungata per ore. Gattuso ha conquistato il primo trofeo della sua carriera da allenatore, ma soprattutto ha restituito un sorriso ad un ambiente che, prima di lui, era precipitato in una profonda depressione.
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