Il Napoli di Sarri come l'Inter del Triplete: la rivoluzione andava fatta molto prima

Koulibaly e Allan
Koulibaly e Allan / AFP Contributor/Getty Images
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Il titolo di questo pezzo avrà fatto storcere il naso a tanti tifosi dell'Inter. Naturalmente non ho alcuna intenzione di paragonare la squadra del triplete al Napoli di Sarri. I risultati non sono naturalmente comparabili. L'accostamento è legato al fatto che il raggiungimento di un obiettivo massimo è stato accompagnato - in entrambi i casi - da un periodo di flessione di natura essenzialmente psicologica. L'Inter, dopo il triplete, avrebbe avuto bisogno di rivoluzionare la squadra per mantenere alte le ambizioni del club. Stesso discorso per il Napoli di Sarri, arrivato a conquistare 91 punti in campionato, obiettivo massimo per quella compagine.

Maurizio Sarri ai tempi del Napoli
Maurizio Sarri ai tempi del Napoli / Francesco Pecoraro/Getty Images

Il Napoli, così come fece l'Inter, non volle inserire nuovi calciatori importanti nel gruppo, capaci di dare nuovi stimoli anche ai veterani. Wesley Sneijder fu fondamentale nell'Inter del Triplete, ma poi il suo rendimento calò in modo importante e divenne una zavorra tecnica ed economica per gli azzurri. I cicli sportivi finiscono. Fa spesso male rinunciare a calciatori che hanno segnato la storia recente del club, ma a volte la separazione diventa necessaria per tutti. Cambiando aria, molti calciatori possono ritrovarsi perché recuperano la fame che avevano in passato. Si pensi ad Allan. Il calciatore visto con l'Everton è sicuramente un altro rispetto a quello deludente degli ultimi 18 mesi a Napoli.

Allan con la maglia dell'Everton
Allan con la maglia dell'Everton / Alex Pantling/Getty Images

Stesso discorso per Koulibaly. Nell'ultima annata calcistica ha fatto male, ma in un altro club, possibilmente non italiano per non rinforzare una potenziale concorrente del Napoli, potrebbe tornare ai livelli del passato. I calciatori non vanno fatti prigionieri. Se vogliono andare via e non hanno gli stimoli giusti per continuare vanno accontentati oppure va trovata una soluzione che possa soddisfare tutti. Nel calcio, come nella vita, sono spesso le motivazioni a fare la differenza. E a Napoli deve arrivare solo gente che ha voglia di spaccare il mondo. Solo così il club azzurro potrà tornare ai vertici della Serie A.


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