Il fascino del passato: Juve, c'è un futuro senza l'ennesimo ritorno?

Juventus board
Juventus board / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Tra parte sportiva e aspetti extra campo, in casa Juventus il futuro è tutto da scrivere. A farsi largo tra le tante voci e indiscrezioni sul processo che vede coinvolta società bianconera su bilancio e plusvalenze, sono le notizie legate più strettamente al rettangolo verde. Infatti aumentano con forza i rumors su un possibile ritorno di Antonio Conte al termine di questa stagione molto complicata per diversi aspetti.

Un continuo ritorno al passato

Con un distacco di 10 punti dalla vetta e l'eliminazione ai gironi di Champions e con ancora un'Europa League da conquistare sul campo, Allegri ha perso gran parte del credito di cui vantava. Inoltre, Conte è in scadenza col Tottenham, è molto legato alla Juventus e ha una gran voglia di rivincita dopo l'addio nel 2014. I rapporti con lo stesso Agnelli sono comunque recuperabili e se arrivasse una chiamata difficilmente direbbe di no.

Il punto però è che, a prescindere dalla bontà o meno del ritorno di Conte sulla panchina bianconera, in casa Juve sembra esserci la sensazione che per ricostruire e far ripartire un ciclo vincente ci si affidi soltanto a chi c'è già stato. Quindi la domanda che viene spontanea è se sia giusto - e soprattutto utile - cercare di costruire un progetto a lungo termine procedendo solo per ritorni e non cercando altre strade.

Antonio Conte
Conte in bianconero / Giuseppe Bellini/GettyImages

Come se per tornare a vincere l'unica soluzione possibile fosse quella di affidarsi a chi in passato ha conquistato successi e vittorie. È successo anche con lo stesso Allegri, esonerato al termine della stagione 2018/19 per la voglia da parte della società di dare alla squadra una nuova impronta di gioco, più spregiudicata e meno conservatrice. Da qui la scelta di Sarri prima e Pirlo poi, con tutte le incognite del caso - soprattutto per l'ex centrocampista di Milan e Juve - che hanno cambiato la Juve nel gioco e nelle idee, o almeno hanno provato a farlo.

Il passato che non torna

Uno Scudetto, la Coppa Italia e una Supercoppa Italiana in due anni, però, non sono bastate alla dirigenza per evitare di tornare sui propri passi. Troppo pesanti le eliminazioni europee con Lione e Porto, entrmbe agli ottavi di Champions, a distanza di un anno l'una dall'altra. E quindi ecco richiamato proprio chi, nel corso degli anni, aveva dato alla Vecchia Signora una dimensione più solida a livello europeo.

Ma dal suo ritorno in panchina, Allegri non ha ottenuto - almeno fin qui - i risultati auspicati. Anche Pogba del resto, esploso alla Juve dopo essere stato prelevato dal Manchester United a parametro zero, ha rifatto il percorso inverso dopo essere tornato in Inghilterra nel 2016. E anche in questo caso, fino ad ora - complice un infortunio - il suo contributo è stato pressocché nullo.

È bene, quindi, che in casa bianconera guardino avanti con idee lungimiranti e una programmazione parsimoniosa, piuttosto che appellarsi ai vecchi simboli dei successi passati.