Il debutto da sogno del 2006 Marc Guiu con il Barcellona

Pochi secondi per il primo gol da professionista di Marc Guiu in blaugrana.
FC Barcelona v Athletic Club - LaLiga EA Sports
FC Barcelona v Athletic Club - LaLiga EA Sports / Eric Alonso/GettyImages
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Ci sono così tanti contenuti su quanto accaduto nella serata di ieri sera a Barcellona che potremmo anche evitare di raccontarla nel dettaglio, mostrando soltanto le immagini. Il cambio, il gol, l'esultanza, la sua emozione e quella dei compagni, gli applausi scroscianti dei fenomeni in tribuna, la reazione della famiglia, l'abbraccio con Xavi nello spogliatoio, il postpartita con l'idolo David Villa e tanto altro.

Quella tra Barcellona e Athletic Bilbao non è stata una notte qualsiasi. Marc Guiu, canterano classe 2006, è stato convocato per la terza volta a una partita di Liga, ha esordito e ha regalato la vittoria alla sua squadra con un gol arrivato 34 secondi dopo il suo ingresso in campo. Una storia incredibile.

Senza Raphinha e Lewandowski, senza De Jong e Pedri. Il Barcellona festeggia comunque, si guarda in casa e valorizza il settore giovanile: un sistema che funziona da anni, esaltato dal ritorno in panchina di Xavi Hernandez. Torniamo però all'evento.

Marc Guiu era stato convocato per la prima volta nel match contro il Celta Vigo della 38ª giornata della precedente stagione, per la seconda volta nella sfida contro il Granada pre sosta, e soltanto la terza è stata quella buona.

A dieci dal termine, sullo 0-0, Xavi lo sceglie. Il tabellone segnala il cambio: esce il numero 32 Fermín Lopez, entra il numero 38 Marc Guiu, canterano per canterano. Il primo passo in una gara ufficiale fra i professionisti lo fa quando il cronometro tocca 78 minuti e 41 secondi (la grafica arriva leggermente in ritardo). Entra insieme a Marcos Alonso e il suo cambio, salvo per quelli che vi sono legati, viene percepito come una mossa casuale per provare a vincere la partita. Una novità che in mezzo minuto lascia a bocca aperta lo Stadio Olimpico Lluis Companys.

Il gioco riprende subito, il Barça ha fretta di vincere e Unai Simón si sta esaltando per impedirlo. Un giro palla da destra a sinistra porta la sfera sui piedi di Iñigo Martinez, l'ex di giornata alza la testa e trova tra le linee Joao Felix. Il portoghese stoppa tra gli avversari e in 6 secondi Marc Guiu cambia per sempre la storia del suo esordio rendendola memorabile.

79:09. Attacca la profondità alle spalle dei suoi avversari.
79:12. Tocca il suo primo pallone con il sinistro per prepararsi al tiro.
79:14. Apre il destro superando Unai Simón in uscita.
79:15. La palla entra in rete nonostante il tocco del portiere.

FBL-ESP-LIGA-BARCELONA-BILBAO
FBL-ESP-LIGA-BARCELONA-BILBAO / JOSEP LAGO/GettyImages

Seguono secondi confusi. L'incredulità e una felicità estrema regna sui volti dei suoi compagni, in campo, in panchina e in tribuna. L'unico che si scompone per esultare come se non fosse successo nulla di raro è proprio Xavi Hernandez, e dice molto sulla considerazione che ha di ogni canterano che manda in campo.

È vero, siamo a Barcellona, il club di cui si esalta la cantera fin da quando ho ricordi legati al calcio, il club che l'aveva accantonanta per un periodo, comportandosi come una big qualsiasi della Premier League e che ora sta riscoprendo sempre di più il suo vivaio. Come se uno tirasse l'altro. E da Baldé a Gavi, fino a Lamal e ora Marc Guiu, inizia a diventare un'abitudine che varrebbe la pena incentivare un po' ovunque.

Marc Guiu è nato a Granollers, comune di 60.000 abitanti in Catalogna. È al Barça da quanto ha 7 anni, ha un fisico non da sedicenne, è alto quasi 190 centimetri ed è sembrato essere troppo possente per la sua età, troppo veloce per la sua stazza. Una promessa che forse non doveva diventare tale in questo modo, che ora lo costringerà ad essere considerato nelle gerarchie di Xavi.

Questa la reazione della sua famiglia. Il padre ha dichiarato ai microfoni di Atresmedia che "non lo potevamo immaginare nemmeno nei sogni migliori un debutto come questo, è l'esordio sognato da qualunque calciatore. Con l'emozione di vederlo in campo abbiamo perso di vista tutta la partita". "Sia sua madre che sua sorella, e anche io, tutti abbiamo pianto. E in casa sicuro succederà di nuovo. È il lavoro di undici stagioni in cui ha dato tutto e molto di più per arrivare a questo momento".

Si tratta di quei debutti che accadono una volta ogni dieci anni (forse), che non lasciano necessariamente un campione nell'immediato futuro, ma che verranno ricordati come storie incredibili a prescindere.

Qui abbraccia il suo allenatore, quello con cui ora starà a lungo, che non visiterà una volta ogni tanto.

Qui invece, dopo aver scaricato un po' di tensione, ma comunque molto emozionato, riceve i complimenti di un'icona del calcio spagnolo come David Villa.

È stata la sua notte e allo stesso tempo la notte del sangue blaugrana. Quello che scorre nelle vene di tanti giovanissimi che anelano a un debutto da sogno con il Barcellona. Sarà davvero difficile ora fare meglio di Marc Guiu.