I gioielli più importanti esplosi nel Salisburgo
Quando si parla di scouting, programmazione e valorizzazione dei giovani, è impossibile non prendere il Salisburgo come esempio virtuoso. La proprietà targata Red Bull ha saputo creare nel corso degli anni una rete di club provenienti da tutto il mondo ma interconnessi tra loro, un vero e proprio modello in cui la società austriaca funge da step finale in quanto offre a un giocatore che vuole farsi largo nel calcio che conta la possibilità di mettersi in mostra su palcoscenici europei.
Questa sera l'Inter di Simone Inzaghi sfiderà proprio il Salisburgo in occasione della 3ª giornata dei gironi di Champions League e avrà l'occasione di tastare con mano una squadra piena zeppa di talento, i cui interpreti verranno prima o poi ceduti per cifre milionarie e poi sostituiti da ragazzi altrettanto forti. È questo il segreto della Red Bull, il progetto al quale ogni club che non può contare su enormi capacità economiche dovrebbe ispirarsi.
Ma vediamo quali sono stati i grandi campioni lanciati dal Salisburgo e quali invece i giovani pronti a ripercorrere le loro orme.
In principio fu Mané
Red Bull ha acquistato il Salisburgo nel 2005 e, dopo un periodo di ambientamento, ha deciso di costruire le proprie fortune sui giovani. Il primo talento lanciato dagli austriaci è stato Sadio Mané, arrivato nel 2012 dopo una sola stagione da professionista con la maglia del Metz. Da 20enne semisconosciuto, nei 2 anni trascorsi al Salisburgo il senegalese si è guadagnato l'interesse della Premier League, con il Southampton disposto a sborsare 24 milioni di euro pur di averlo con sé.
Il giocatore che ha fatto più strada
Erling Haaland è il giocatore più forte che sia mai passato dalla scuderia Red Bull...almeno fino ad oggi, certo. Il norvegese gioca nel Salisburgo solo per una stagione (nel 2019-20) ma gli basta per sconvolgere il calcio mondiale. Il calcio austriaco gli sta infatti subito stretto, tant'è che nel dicembre 2019 viene ufficializzato il suo trasferimento al Borussia Dortmund. Termina la sua avventura al Salisburgo con l'incredibile score di 17 gol in 16 presenze, ma soprattutto con prestazioni mostruose come quella all'esordio in Champions League, in cui segna una tripletta al Genk in soli 45 minuti.
La cessione più remunerativa
Quella di Haaland non è però la cessione più ricca della storia del Salisburgo. Già, perché nel contratto del norvegese era presente una clausola rescissoria di appena 20 milioni di euro, briciole considerato il valore del giocatore. Di conseguenza, la partenza più remunerativa del club austriaco è quella di Dominik Szoboszlai, ceduto ai cugini del Lipsia per 36 milioni di euro nell'inverno del 2020.
Il talento arrivato in Italia
Anche la Serie A ha ultimamente deciso di pescare dal cestone delle meraviglie del Salisburgo. Appena la scorsa estate il Milan ha infatti acquistato Noah Okafor, attaccante svizzero che proprio ai rossoneri aveva segnato uno splendido gol in Champions League. In questa stagione il classe 2000 sta fungendo principalmente da jolly offensivo che può permettere a Leao o Giroud di rifiatare, ma i colpi finora mostrati fanno presagire a un impiego più continuo in futuro.
I prossimi gioielli pronti a esplodere
Il segreto del modello Salisburgo risiede nella sua ciclicità, nella capacità di sostituire i suoi gioielli con altri altrettanto promettenti. Domani sera dunque l'Inter se la vedrà con una squadra giovanissima ma piena di talenti pronti a sbocciare. Il più interessante, quello che finora si è messo maggiormente in mostra, è Benjamin Sesko, bomber sloveno del 2003 accostato anche ad alcune squadre di Serie A.
Tuttavia, da tenere d'occhio sono anche i centrocampisti Seiwald (classe 2001) e Gourna Douath (2003), oppure il trequartista Sucic (2002): tutti giocatori giovani ma che hanno alle spalle un'ottima esperienza anche a livello europeo e che ben presto lasceranno l'Austria per calcare palcoscenici più autorevoli. Il Salisburgo, dal canto suo, non si farà molti problemi a lasciarli andare, tanto troverà sicuramente un modo per rimpiazzarli con nuovi giovani.