I 5 temi principali in vista di Milan-Udinese

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Giuseppe Cottini/GettyImages
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A inaugurare la stagione 2022/23, per quanto riguarda la Serie A, sarà proprio il Milan campione in carica: la formazione di Pioli accoglierà l'Udinese, passata da Cioffi a Sottil, in un San Siro gremito ed entusiasta per quanto fatto dai rossoneri nell'ultimo campionato. Un'impresa che non ha trovato un seguito in un mercato roboante, con la società rossonera che ha scelto di proseguire con convinzione sul solco (fin qui virtuoso) legato al gruppo e ai colpi "sostenibili" e funzionali anche a lungo termine. Vediamo dunque gli aspetti che più incuriosiscono in vista del debutto in campionato dei rossoneri.

Charles De Ketelaere
De Ketelaere in amichevole / Giuseppe Cottini/GettyImages

I nuovi arrivati

Un mercato sostenibile e poco rivolto al titolone fine a se stesso, le idee rossonere sono chiare da tempo e il duo Maldini-Massara le interpreta al meglio. Rimane però evidente come l'alba di una nuova stagione regali curiosità per l'impatto dei nuovi acquisti, in questo caso gli occhi saranno rivolti alla panchina più che al campo di San Siro: undici all'insegna della vecchia guardia per Pioli, con la possibilità però di vedere De Ketelaere ed Origi per uno spezzone di match e con un Adli che, nel pre-campionato, ha dimostrato di avere le carte in regola per essere più di un comprimario nonostante la giovane età. Tutti giocatori per cui Pioli ha espresso parole incoraggianti e che presto potranno trovare spazio.

FBL-ITA-SERIEA-AC MILAN
Entusiasmo rossonero / PIERO CRUCIATTI/GettyImages

L'accoglienza di San Siro

Accogliere i nuovi giocatori con la sciarpa, già in aeroporto, è sicuramente un'esperienza appagante e fa correre con la fantasia ma, questo il messaggio della San Siro rossonera, accogliere la squadra con un titolo in mano dà ancor più soddisfazione: dicono questo i 70mila del Meazza, tifosi pronti a salutare l'inizio del campionato dei campioni d'Italia e a far sentire tutto il calore e l'entusiasmo del caso. Un dato ancor più impressionante se si pensa alla data in cui si svolge il match, il 13 agosto e dunque con Ferragosto alle porte, e a una squadra all'insegna della continuità, senza stelle di prima grandezza arrivate in estate e pronte a scendere in campo dal primo minuto (come accadrà invece in altre realtà del campionato, Roma in primis).

Ante Rebic
Rebic in amichevole / Giuseppe Cottini/GettyImages

Le risposte di Rebic

Una squadra all'insegna della continuità, come detto, che darà spunti importanti soprattutto osservando chi - nell'ultima stagione - è apparso in ombra, rendendo meno di quanto ci si aspettasse. Il caso di Ante Rebic è emblematico: il croato, tra i protagonisti nel 20/21, non è riuscito a confermarsi nella stagione scorsa (collezionando appena 2 gol in 24 presenze in campionato). Con Giroud al rientro e un Origi entrato in gruppo da poco tempo sarà proprio Rebic a guidare l'attacco: Pioli ha sottolineato come l'ex Eintracht abbia dato segnali confortanti nel pre-campionato, ora però è il momento di fare sul serio e il croato sarò un osservato speciale.

Junior Messias
Messias contro il Vicenza / Giuseppe Cottini/GettyImages

Trequarti sotto esame

Pioli vuole tenere tutti sulla corda, senza che nessuno si senta titolare per diritto divino e senza che altri avvertano l'impressione - deleteria - di essere poco utili alla causa. Per questo, pensando alla trequarti, il debutto in campionato sarà già una tappa chiave per Brahim Diaz e per Messias: il primo ha sempre espresso tutta la propria voglia di riscatto e il secondo (così come Rebic) è stato indicato dal tecnico rossonero come uno dei più positivi nel ritiro pre-campionato. Diaz stesso peraltro, alle prese adesso con la concorrenza dei nuovi arrivati, sembra convincere di più il tecnico in virtù della maggiore dimestichezza coi meccanismi rossoneri e del ritmo di gioco (rispetto a De Ketelaere e Adli).

Gerard Deulofeu
Deulofeu / Francesco Pecoraro/GettyImages

Contenere Deulofeu, l'ex che fa paura

Tra le carte in mano a Sottil per questo inizio di stagione figura, un po' a sorpresa, anche Gerard Deulofeu: a sorpresa perché per lunghi tratti lo spagnolo è apparso a un passo dall'addio ai bianconeri, dopo una stagione disputata su altissimi livelli e tale da attirare le attenzioni delle big (Napoli in primis, prima che tutto si chiudesse con un nulla di fatto). Diventa chiaro come la rapidità e la tecnica dell'ex di turno (in rossonero nel 2017) siano le minacce più importanti per Kalulu e Tomori, chiamati a una gara più che mai attenta con un giocatore reduce da un'annata da 13 gol 5 assist.


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