Un grande impatto e la benedizione di Ancelotti: cosa darà Alvaro Rodriguez al Real?
Quindici minuti collezionati nella Liga con un gol e un assist già all'attivo e, certo, non con una maglia qualsiasi. L'impatto di Alvaro Rodriguez sul Real Madrid e sul calcio spagnolo è stato dirompente, probabilmente superiore anche alle attese di chi coltiva con fiducia il talento del classe 2004, immaginandolo in campo con la prima squadra delle Merengues.
I meriti per un idillio pronto a esplodere vanno divisi ovviamente tra chi sta contribuendo oggi all'esplosione del giovane attaccante, Carlo Ancelotti, e chi come Raul ha saputo plasmarne le qualità e sfruttarlo nel migliore dei modi nel Castilla.
Proprio Raul, leggenda dei Blancos, viene individuato come protagonista assoluto dell'esplosione di Rodriguez e della sua crescita dalla più autorevole delle fonti: Coquito Rodriguez, padre dell'attaccante ed ex calciatore (con 12 presenze nella Nazionale uruguaiana e un lungo trascorso nel Penarol).
A Marca il padre di Alvaro ha ammesso apertamente: "Se mio figlio è qualcuno lo deve interamente a Raul che gli dà consigli e lo riporta coi piedi per terra quando serve". Dopo i primi passi con la scuola calcio del padre, infatti, il Real Madrid ha visto crescere nelle ultime due stagioni il giovane talento sotto l'ala di Raul: 5 gol nella stagione in corso col Castilla, 4 gol e 4 assist nella stagione 2021/22.
Caratteristiche ed evoluzione
Nella prima stagione al Castilla Alvaro Rodriguez stava emergendo come ideale centravanti del futuro, sulla scia di un esempio come Haaland come riferimento principe ma, a conti fatti, lo scenario potrebbe presentarsi a tinte differenti immaginando il futuro e cercando di capire di che calciatore si tratti (al di là di paragoni più o meno forzati).
Sia considerando l'esperienza col Castilla che l'impatto col Real Madrid, infatti, accanto alle doti da centravanti emergono altri lati di sicuro interesse che avranno ingolosito Ancelotti (spingendolo anche a dare una benedizione esplicita al futuro di Alvaro come parte integrante della prima squadra, dalla prossima stagione).
Rodriguez, con Raul, ha giocato sia come prima punta che partendo più largo a sinistra, nonostante i 194 centimetri di altezza, per sfruttare il mancino e le proprie doti atletiche, con una progressione impressionante. E questi primi passi nella Liga ci suggeriscono un profilo di centravanti non solo basato sulla finalizzazione e sull'abilità nel gioco aereo (palesata alla grande col gol nel derby): Rodriguez sa rendersi utile anche come uomo assist, riuscendo efficacemente a lanciare gli esterni offensivi e non risultando solo un mero finalizzatore.
Il tutto unito a qualità tecniche più che valide per un calciatore della sua stazza e a un'agilità altrettanto sorprendente. Tutti aspetti che rendono, per il momento, Alvaro Rodriguez un potenziale vice-Benzema da cullare senza troppe pressioni, una soluzione senz'altro valida per non dover stravolgere troppo l'assetto offensivo del Real e per non dover ricorrere necessariamente a Rodrygo come falso nove.
Il gol nel derby contro l'Atletico Madrid e l'assist contro l'Osasuna rappresentano due timbri cruciali sul futuro del giovane di nazionalità uruguaiana, il Real Madrid dal canto proprio avrà tutto il tempo per apprezzarne la crescita e per capire in che direzione si svilupperà un simile patrimonio (con un contratto che scadrà addirittura nel 2027). Ancelotti, e non è poco, ha già spiegato che un profilo come quello di Alvaro Rodriguez "era qualcosa che mancava": un inizio davvero incoraggiante e un attestato di fiducia prezioso, anche in vista dei prossimi mesi.