Gattuso-De Laurentiis, frattura non ricomponibile: i veri motivi della rottura
Il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Gennaro Gattuso non è certamente idilliaco. Gli ultimi deludenti risultati della compagine azzurra hanno ulteriormente complicato la situazione. Eppure sarebbe oltremodo sbagliato ricondurre i problemi attuali del Napoli solo alle recenti battute di arresto degli azzurri. I contrasti tra De Laurentiis e Gattuso hanno ben altra origine. La sconfitta col Verona ha fatto letteralmente infuriare il patron degli azzurri, ma i contrasti si erano verificati anche prima.
Gennaro Gattuso e Aurelio De Laurentiis perseguono delle politiche differenti. Il mister è convinto che una grande squadra, per puntare al massimo, debba affidarsi a calciatori di esperienza che facciano da traino anche ai giovani. Il coach calabrese, anche al Milan, aveva chiesto tre calciatori esperti. Tra questi c'era Ribery, approdato poi alla Fiorentina. Ringhio, inoltre, si è mosso in prima linea per convincere la società a rinnovare i contratti di Maksimovic e Hysaj, ora in scadenza. Dal Napoli è arrivato un secco no.
Aurelio De Laurentiis è stato chiaro: vanno bene gli Osimhen e i Lozano, non gli over 30. Il presidente del Napoli, da imprenditore, è convinto che spendere anche tanto per i cartellini dei calciatori possa portare a delle potenziali plusvalenze future. Si pensi ai vari Hamsik e Lavezzi. Giocatori costati poco e ceduti a cifre esorbitanti. La politica di De Laurentiis si è dimostrata adeguata a mantenere il Napoli a ottimi livelli, non a vincere. Sono i campioni già fatti a fare la differenza. Ecco perché presidente e allenatore sono incompatibili. Ragionano in modo differente e difficilmente potranno proseguire insieme la loro avventura...
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