Gallo: "La Juventus non era imbattibile. Il mio pensiero su Sarri e Conte"
Antonello Gallo, giornalista sportivo di professione, nel suo format "Calcio Mondo", imperniato sul calcio internazionale e spesso alla ricerca di mondi calcistici lontani od esotici da scoprire e divulgare, ha suscitato grande interesse da parte del pubblico e degli addetti ai lavori. L'esperto di calcio estero ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di una intervista alla redazione di 90min Italia. Ecco le sue parole:
La Juventus ha conquistato il nono Scudetto consecutivo. La compagine di Sarri è stata spesso criticata per un gioco non proprio esaltante. Si può parlare di titolo meritato?
"La Juventus francamente a mio avviso non ha meritato il titolo, come invece era capitato in almeno 6 dei suoi nove consecutivi. La formazione di Sarri ha diversi potenziali tecnici, però non ha quasi mai espresso un gioco da prima della classe, mirando semmai ad un predominio territoriale che però si è sostanziato -come dicevo- solo in alcune gare e correndo severi rischi in difesa, dove molte cose sono apparse alquanto improvvisate mettendo nel finale addirittura a repentaglio lo stesso scudetto. Ovviamente è un giudizio personale, bisogna tener conto che questa stagione è stata completamente travisata e nel bene e nel male, ciò vale per i vincenti ed i perdenti".
Sarri è un allenatore da Juventus?
"Sarri, se avesse prodotto lo stesso gioco, le stesse geometrie viste a Napoli, sarebbe stato un allenatore adattissimo ad una juve a trazione anteriore. Ovviamente, possedendo ben più potenziale nella rosa di quanto non avesse avuto a Napoli. Però le cose non sono andate così a mio avviso e molti non hanno capito o assorbito le sue "magie" tattiche e la squadra sembra a volte aver proceduto senza un'impronta severa del tecnico. Ne consegue che mi sorprende come la Juve a questo punto probabilmente confermi un tecnico che non ha avuto la "presa" che ci si attendeva seppure questi fosse stato scelto dopo l'impossibilità di prendere qualcuno che venisse considerato migliore dalla dirigenza e dalla piazza".
La stagione di Antonio Conte all'Inter è stata caratterizzata da alti e bassi. Ti attendevi qualcosa di più dal coach salentino?
"Sull'Inter ti dico chiaramente di sì, mi attendevo qualcosa di significativo da Conte. Purtroppo dopo un buon inizio si sono verificate le solite diatribe interne che hanno disturbato la squadra ormai da tempo e per le quali sembrava invece che avesse pagato colui che era visto come primario responsabile (Icardi). Conte è un sergente di ferro, ma anche un carattere volto al lamento. Credevo che la sua esperienza potesse finalmente dare frutto di ritrovata unione nella rosa ed invece le cose sono tornate come ormai è d'abitudine in casa nerazzurra. A questo punto è difficile capire dove siano colpe ed in quali percentuali, seppure un secondo posto non è da buttare. Il problema è che però la Juve non è stata imbattibile e l'Inter ha perso spesso la determinazione vincente per cui il secondo posto diviene una semi-sconfitta a mio avviso".
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