La fruizione del calcio in USA, Cina e Italia: le abitudini di tifosi e appassionati

Tifosi cinesi davanti al maxi-schermo
Tifosi cinesi davanti al maxi-schermo / GREG BAKER/Getty Images
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L'ultimo anno, difficile negarlo, ha sancito un distacco ulteriore rispetto alle forme più tradizionali di fruizione del calcio: l'assenza di tifosi allo stadio, è evidente, ha ridisegnato modalità e numeri legati al pallone e al suo seguito, non soltanto in Italia. Ma l'emergenza Covid-19 non è e non è stata la sola "spinta" a vie nuove (o comunque meno tradizionali) di seguire il calcio: l'emergere di nuovi servizi streaming negli ultimi anni e una frammentazione sempre maggiore del panorama televisivo ha segnato ancor di più il cambiamento di cui, ad oggi, siamo tutti sia spettatori che protagonisti diretti.

Un'indagine offerta da YouGov permette di analizzare lo stato delle cose per quanto riguarda la fruizione del calcio in tre realtà ben distinte e diverse, come confermato peraltro dai numeri: Stati Uniti, Cina e Italia.

West Ham United v Fulham - Premier League
Riprese dal campo in Premier / Catherine Ivill/Getty Images

I dati in USA, Cina e Italia:

USA - Per quanto riguarda il panorama statunitense, fermo restando il primato della televisione, si sottolinea un peso importante dei social, utilizzati dal 50% degli intervistati per seguire eventi calcistici. Molti dati negli USA non si distanziano in modo eccessivo dal panorama italiano, che poi vedremo nel dettaglio: gli eventi in streaming online sono seguiti dal 42% degli intervistati, i quotidiani dal 24%, highlights e repliche in TV dal 38%, il dato sulle app utilizzate da smartphone o dispositivi mobili è più alto rispetto a Cina e Italia e si attesta al 31%. Le radio sono seguite dal 28% dei partecipanti, dato molto più alto rispetto alla Cina e simile a quanto accade in Italia. Per quanto riguarda il calcio seguito fuori da casa, ovvero a casa di amici o in esercizi quali bar o ristoranti, i valori sono rispettivamente al 16 e al 18%, piuttosto vicini alle abitudini italiane. Infine gli highlights online si attestano al 32% e il calcio seguito sulle riviste è al 15% (dato più alto rispetto a Cina e Italia).

CINA - Il panorama cinese presenta peculiarità diverse di fruizione calcistica, sia rispetto agli Stati Uniti che all'Italia. Se la televisione rappresenta sempre il metodo di fruizione principale, come negli altri contesti, occorre riconoscere qui un gran numero di appassionati che utilizzano le piattaforme di streaming: il 75%, dato vicinissimo al 77% ottenuto dalla fruizione tramite TV. Piuttosto elevato anche il dato in merito agli highlights e alle repliche in TV, al 57%, mentre è più che mai ridotto il numero di appassionati cinesi che seguono il calcio tramite radio: soltanto il 7%. Le app su smartphone e dispositivi mobili ricalcano sostanzialmente il dato americano, al 30%, e le differenze riguardano invece il calcio seguito fuori casa: solo il 9% a casa di amici, il 13% in bar o ristoranti. Da segnalare l'elevato utilizzo delle piattaforme streaming anche per gli highlights: il dato è al 51%. Quel che emerge globalmente, al di là delle differenze tra i metodi di fruizione, è il seguito maggiore del calcio in Cina rispetto agli USA, situazione comunque già nota e che parte da lontano.

ITALIA - La prevalenza della televisione rispetto alle altre modalità di fruizione è ancora più accentuata in Italia: l'86% degli appassionati segue il calcio in TV. Un altro dato molto elevato, non tanto in valori assoluti quanto confrontandolo con USA e Cina, è quello legato ai quotidiani: in Italia sono scelti dal 29% degli intervistati, in Cina ad esempio il dato è ben più ridotto e arriva appena all'11%. Due dati questi, TV e giornali, che di fatto spiegano già come in Italia esista ancora un ruolo importante dei media tradizionali rispetto a piattaforme streaming (utilizzate dal 38%), social media (34%) e app su dispositivi mobili (23%). Tornando ai mezzi più tradizionali la direzione è confermata anche dal dato sulle radio, al 26% e dunque ben superiore a quanto accade in Cina, dove le radio sono marginali. Per quanto riguarda il calcio seguito fuori casa i dati sono del 19%, a casa di amici, e al 18% per quanto riguarda bar, ristoranti e locali: una realtà per certi versi affine a quella statunitense. Decisamente ridotto il dato per quanto riguarda le riviste (9%) e gli highlights tramite piattaforme streaming, appena al 12%.

Marco Nosotti
Nosotti al Franchi per Sky / Gabriele Maltinti/Getty Images

Un sunto globale ci permette di capire sia quanto in Italia e in Cina il calcio sia più seguito rispetto agli Stati Uniti sia, ancor di più, quanto nel nostro Paese debbano ancora affermarsi modalità di fruizione meno tradizionali: in tal senso può diventare interessante anche il dibattito sui diritti TV e sulla diatriba Sky-DAZN, con quest'ultima che (salendo sempre più alla ribalta) potrebbe sancire una variazione dei dati appena descritti da qui a qualche anno. Il tutto, peraltro, in un panorama televisivo che si fa sempre più interattivo, oltre che frammentato, aprendo spiragli inediti anche in un contesto piuttosto "reazionario" e tradizionalista come quello nostrano.


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