I 4 giocatori da seguire e il potenziale undici titolare dell'Ungheria a Euro 2020
Il girone F degli Europei è stato a ragione dipinto come il proverbiale girone di ferro, con Germania, Portogallo e una Francia indicata da tanti come favorita per il successo finale: lo sparring partner designato sembra quindi essere l'Ungheria, arrivata a giocare il secondo Europeo consecutivo grazie ai playoff e desiderosa di sorprendere ancora, come accaduto nell'edizione 2016.
Le rivali del girone rendono ovviamente utopistica l'impresa di approdare agli ottavi ancora una volta, risultato che sarebbe storico già di per sé, e l'italiano Marco Rossi (CT dal 2018) punterà su un gruppo piuttosto rinnovato rispetto a quello di Euro 2016, con un mix perfetto di giocatori impegnati nel campionato ungherese e di elementi protagonisti in altri campionati più in vista. Questi i giocatori da tenere d'occhio nell'Ungheria a Euro 2020:
1. La stella: Dominik Szoboszlai
Un aspetto balza all'occhio ancor di più rispetto all'interesse recente del Milan nei confronti del talentuoso ungherese: il Lipsia ha deciso di rinnovare il contratto del classe 2000 nonostante quest'ultimo, per un infortunio, non abbia collezionato neanche un minuto in campo fin dall'arrivo nel mercato invernale.
Le qualità espresse al Salisburgo fanno sì che il Lipsia punti su di lui senza bisogno di ulteriori conferme e Rossi, per la sua Ungheria, spera di poter ritrovare (almeno a sprazzi) il giocatore visto in Austria fino allo scorso anno. Il problema, l'unico neo non certo da sottovalutare, è la tenuta fisica: il giocatore è tornato solo da poco ad allenarsi in gruppo, Rossi lo ha inserito nella lista dei pre-convocati, ma non scende in campo da mesi. Il posto sulla trequarti, se il fisico reggerà, sarà il suo: sarebbe l'elemento più tecnico e talentuoso della squadra, in grado di fare la differenza.
2. Il gioiello: Roland Sallai
Non è più giovanissimo rispetto al più celebrato collega Szboboszlai, si tratta di un classe '97, e deve ancora mettere totalmente in mostra il suo talento: meteora italiana col Palermo, con la maglia del Friburgo ha vissuto una buona stagione (seppure non da titolare inamovibile) e gli Europei potranno essere l'occasione per consacrarsi ad alto livello.
Rossi ha iniziato a impiegarlo come partner di Szalai in attacco e le qualificazioni ai Mondiali hanno premiato la scelta: due gol e un assist fin qui per Sallai. Rapidità, abilità nell'uno contro uno e coraggio di tentare la giocata difficile sono i suoi punti di forza.
3. Il volto noto in Serie A: Adam Nagy
Tre stagioni in Italia per lui, con la maglia del Bologna, prima di tentare l'avventura inglese. Nagy è uno dei punti fermi dell'Ungheria di Rossi, lo è stato nel percorso di qualificazione agli Europei e lo sarà anche durante la fase finale.
L'intelligenza tattica e le capacità in fase d'interdizione lo rendono un elemento imprescindibile, pronto a costruire la cerniera di centrocampo della squadra insieme a Siger, altro elemento sulla carta destinato a trovare spazio. Le caratteristiche non sono quelle del regista, nonostante la buona visione di gioco, ma con l'Ungheria la costruzione passerà necessariamente dall'ex rossoblu.
4. Il capitano: Adam Szalai
Elemento tra i più esperti tra quelli destinati a trovare spazio nell'undici titolare di Rossi, Szalai fu protagonista anche a Euro 2016: proprio lui segnò il primo gol del successo al debutto sull'Austria, partita decisiva poi per l'approdo agli ottavi e per il primo posto nel girone.
Si tratta di un possente centravanti, supera il metro e novanta, che è tornato solo di recente a trovare la via del gol con continuità (nelle qualificazioni ai Mondiali). Al di là del contributo sotto porta, spesso non dei migliori, si sottolinea il peso del giocatore a livello di personalità e carisma da condottiero, aspetto che lo ha portato anche di recente a vivere schermaglie con il Mainz (dove a fine anno è stato messo fuori rosa e poi reintegrato).
L'undici ideale:
3-4-1-2: Gulacsi; At. Szalai, Orban, Lang; Lovrencsis, Nagy, Siger, Hangya (Varga); Szoboszlai; Sallai, Ad. Szalai. CT: Rossi.
Il CT Rossi sta puntando con continuità sul 3-5-2 e la sola pedina in grado di variare parzialmente il modulo è Szoboszlai: il suo ritorno farà sì che la squadra ruoti attorno al classe 2000, nelle vesti di trequartista nel 3-4-1-2.
Pochi dubbi in difesa, davanti a Gulacsi, con Attila Szalai, Orban e Lang, mentre qualche grattacapo in più riguarda gli esterni: a destra potrebbero alternarsi Lovrencsis e Fiola, a sinistra spazio a uno tra Hangya e il più offensivo Varga. Le certezze principali sono in mezzo al campo, con Nagy e Siger come mediani e con Szoboszlai pronto a riprendersi il posto sulla trequarti quando rientrerà a pieno regime dopo l'infortunio.
In avanti Sallai potrebbe agire a supporto dell'esperto Adam Szalai, capitano della squadra, con Nikolics che dal canto proprio sta trovando spazio nelle ultime uscite e potrebbe rendersi utile a partita in corso.