I 4 giocatori da seguire e il potenziale undici titolare della Svezia a Euro 2020
Presenza fissa agli Europei, dal 2000 a oggi, la Svezia non riesce però a raggiungere risultati avvicinabili alla storica semifinale del 1992, edizione segnata poi dal successo sorprendente della Danimarca.
I quarti di finale del 2004 rappresentano il secondo punto più alto per la Nazionale scandinava, un risultato certo non semplice da equiparare in un girone che vede come protagoniste, oltre alla Slovacchia, anche due formazioni del calibro di Spagna e Polonia.
Il passaggio agli ottavi sarebbe già un risultato ragguardevole per una Nazionale, quella di Andersson, che peraltro deve fare i conti con l'ansia per le condizioni di Zlatan Ibrahimovic: dopo la pace fatta con lo stesso CT sarebbe una vera beffa non presentarsi all'appuntamento con Euro 2020 nelle migliori condizioni, senza contare poi il peso di Ibra nelle sorti della Svezia in un gruppo ostico come il girone E. Questi i giocatori da seguire con maggiore attenzione ai prossimi Europei:
1. La stella: Zlatan Ibrahimovic
Nessun bisogno di presentazioni per Zlatan Ibrahimovic, l'attaccante si è reso protagonista di una vera e propria seconda giovinezza col ritorno al Milan: 10 reti nella scorsa stagione e 15 in questa, con doti di leadership fondamentali per la squadra.
L'unico neo, non da poco, è rappresentato dalla condizione fisica: la voglia di riconciliarsi nel migliore dei modi con la Nazionale passerà dal pieno recupero della condizione dopo l'infortunio che o terrà fuori nelle ultime sfide di campionato.
2. Il gioiello: Dejan Kulusevski
E a proposito di Ibra si sottolinea il debole mai nascosto dell'esperto attaccante nei confronti di Kulusevski, tanto da tirare fuori critiche piuttosto aspre nei confronti del CT svedese nel recente passato.
E proprio Kulusevski dovrà mostrare di meritare una così strenua difesa da parte di Ibra: dopo la rapida esplosione in Serie A, al Parma, la Juve ha puntato su di lui con forza e la prima stagione in bianconero (come prevedibile) ha regalato alti e bassi, dopo un avvio bruciante con tanto di gol al debutto. Gli Europei sanno già di prova del nove, in un 4-4-2 che potrebbe esaltarne le caratteristiche.
3. Il partner di Ibra: Alexander Isak
Spesso percepito come possibile alter ego di Ibrahimovic, soprattutto quando il ritorno in Nazionale di quest'ultimo sembrava irrealizzabile. Adesso il giovane attaccante, esploso definitivamente in Liga con la maglia della Real Sociedad, ha la possibilità di affermarsi anche sul panorama continentale grazie agli Europei e di raccogliere quanto seminato negli ultimi anni.
La mancata esplosione col Borussia Dortmund, che aveva investito forte su di lui, fece parlare troppo presto di promessa non mantenuta ma gli ultimi anni hanno finalmente confermato le ottime sensazioni degli inizi.
4. La possibile rivelazione: Mattias Svanberg
La terza stagione in Serie A è stata quella della consacrazione, si tratta peraltro di un altro elemento che (come Kulusevski) gode della "benedizione" di Ibra.
Svanberg si sta affermando come modello di centrocampista moderno, dotato peraltro di un gran tiro e forte di una maturità insolita per un classe '99: l'unico "limite" pensando a Euro 2020 può essere la propensione di Anderson verso una cerniera di centrocampo di grande esperienza, l'esplosione in Nazionale per il centrocampista rossoblu può dunque essere rinviata forzatamente ma, di fatto, è solo questione di tempo.
L'undici ideale:
4-4-2: Olsen; Lustig, Helander, Lindelof, Bengtsson; Kulusevski, Olsson, Larsson, Forsberg; Ibrahimovic, Isak. CT: Andersson.
Il CT Andersson schiera la sua Svezia col più classico dei 4-4-2, un modulo che del resto sembra anche esaltare le caratteristiche della rosa, soprattutto pensando agli esterni di centrocampo e alle due punte.
Difesa d'esperienza davanti all'ex giallorosso Olsen, con Lustig, Helander, Lindelof e Bengtsson, a metà campo i due centrali saranno Olsson e Larsson, due scelte di grande esperienza che, come detto, penalizzeranno Svanberg.
Gli esterni sono dalla chiara propensione offensiva, Kulusevski e Forsberg, ma Lusting e Bengtsson garantiranno comunque copertura dando modo ai primi due di limitare per quanto possibile i compiti di sacrificio. In avanti Ibrahimovic e Isak formeranno una coppia particolarmente minacciosa, forte di tecnica ma anche di centimetri, in cui i compiti potranno anche alternarsi per togliere punti di riferimento alle difese.