FIFA History: l'evoluzione di Mohamed Salah su Ultimate Team

Momo Salah nella sua versione con overall più basso e più alto su FIFA Ultimate Team
Momo Salah nella sua versione con overall più basso e più alto su FIFA Ultimate Team / 90min Italia
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FIFA Ultimate Team è una modalità del famoso videogioco tanto semplice quanto geniale, che prende spunto dai più nostalgici album di figurine e li evolve in un vero e proprio gioco, dove scegliere tattiche, strategie, gestire i contratti e l'intesa tra i calciatori che troviamo nei pacchetti. E cosa ci può essere meglio di figurine virtuali costantemente aggiornate per osservare la crescita di un giocatore, sia tecnicamente che per quanto riguarda la percezione di noi appassionati? Questa rubrica si propone di osservare (anche e soprattutto statisticamente) le stagioni di alcuni calciatori, in modo da capire le motivazioni dietro l'aumento (o il declino) delle loro statistiche sulle carte FIFA.

Dopo Kevin De Bruyne, rimaniamo in Inghilterra, ma ci spostiamo a Liverpool, terra di Champions e Beatles, centrando il nostro obbiettivo su Mohamed Salah, il giocatore africano più importante degli ultimi anni, l'unico (insieme forse al solo compagno di squadra Mané) che si è riuscito ad inserire in velocità, proprio come nella maggior parte dei suoi gol, a scardinare la trinità Weah, Eto'o, Drogba.

FIFA 14

La prima volta che possiamo vedere Salah calcare i campi di bit sui nostri televisori è in FIFA 14, nonostante l'allora giovanissimo egiziano giocasse già da quattro anni tra i professionisti. E se, agli scout FIFA, possiamo perdonarli i primi tre anni passati nel non poi così interessante campionato d'Egitto, meno accettabile è l'assenza di Salah in FIFA 13, quando alla fine della sua prima stagione con il Basilea ha un invidiabile score di 10 gol e 11 assist. Fatto sta che immagino tutti i programmatori che, l'anno dopo, con un fazzoletto per asciugarsi il sudore nervoso, si affrettano a creare la card di Salah, e dargli anche un giusto reward del suo ottimo inizio in Europa. 61 e 67 in Tiro e Passaggio non sono certo valori eccezionali, mentre l'82 in Dribbling è un buon inizio, soprattutto se unito al palese errore di sistema che è un 91 in Velocità. 91 in Velocità su una carta che ha 74 di overall. Insomma Salah è un cavallo velocissimo che corre da una parte all'altra del campo così tante volte e così velocemente, che le probabilità che ad un certo punto urti la palla e la mandi in porta aumentano vertiginosamente. La stagione in Svizzera continua sul sentiero dell'anno prima, ma una partita di Europa League contro il Chelsea svolterà la sua carriera, finalmente diretta verso le grandi squadre che tanto sognava. La doppietta segnata conto i Blues convincerà Mourinho a spingere per il suo acquisto (15 milioni di euro), probabilmente con il malvagio intento di buttare via anche questo giovane. Dopo De Bruyne non si può che pensar male. La sua carta su FIFA rimarrà tale e quale però, con solo lo stemma diverso, anche perché nelle poche partite concesse in metà stagione, Salah non sembra riuscire ad adattarsi ai ritmi della Premier.

Mohamed Salah
Su internet la chiamano "Naruto Run" / FABRICE COFFRINI/Getty Images

FIFA 15

Anno tripolare su FIFA per Salah: ben tre squadre si alterneranno accanto al suo faccione. La prima è chiaramente il Chelsea di Mourinho, che dopo 6 mesi si accorge che Salah non ama particolarmente giocare in difesa (o tornarci costantemente), e decide di mandarlo in prestito alla Fiorentina, in cambio di un esterno come Cuadrado, con le stesse qualità in velocità e dribbling, ma con una propensione (e posizione) più difensiva. Nel contesto della Serie A, un campionato estremamente tattico e molto poco dinamico, Salah è un'anomalia rara. In metà stagione segna 9 gol, più di quanto avesse segnato nell'ultimo anno e mezzo, e si mette in mostra come uno dei giocatori più interessanti del nostro campionato. La Fiorentina non se lo fa sfuggire, e riscatta subito l'ex-Chelsea, per circa 16 milioni. Tuttavia, i Della Valle non avevano fatto i conti con l'ambizione di Salah che, in barba al romanticismo, sfrutta una clausola che gli permette di liberarsi unilateralmente dalla Fiorentina a fine stagione. Toccata e fuga a Londra, per tornare poi subito in Italia, a Roma, sempre in prestito per 5 milioni+18 per il riscatto. Per quanto riguarda FUT, Salah inizia la stagione con qualche boost qui e lì, ma anche un brutto calo in Difesa, dovuto probabilmente ad una chiamata di Mourinho, mentre la card finale può rendere decisamente più orgogliosi: finalmente un 80 di OA, 95 in Velocità e 88 in Dribbling, probabilmente valori decisi grazie al gol più importante dell'esperienza viola di Salah, quello alla Juve che espugnò lo Stadium.

FIFA 16

A Roma la sua prima stagione è ottima, la sua migliore fino a quel punto. Salah sembra in costante miglioramento, non è partito da enfant prodige, ma sta evolvendo, con i suoi tempi, in un giocatore sempre più consapevole delle sue peculiarità. In particolare, impara a sfruttare perfettamente la sua velocità e l'ottima lettura dei movimenti, che gli consentono, grazie anche al lavoro tattico di Spalletti, di inserirsi perfettamente dietro le linee difensive, partendo sempre quel secondo prima che gli concede quel vantaggio irrecuperabile in corsa. In quest'anno la sua tecnica si affina, segna 15 gol e accumula 7 assist, numeri che si riflettono sui valori che prende la sua carta a fine stagione: 85 in Tiro (+13), 82 in Passaggio (+11) e poi un 95 in Velocità e un 92 in Dribbling che vanno a completare un giocatore con 87 di overall (+7). Tuttavia, Salah mostra ancora dei difetti: il dribbling nello stretto non è uno dei suoi colpi migliori, e le difese italiane diventano sempre più ostiche, lo chiudono sempre più ermeticamente, e per Momo risulta difficile sfuggire alla morsa. Riuscirà a migliorare ancora?

Mohamed Salah
Salah è una persona molto religiosa / Paolo Bruno/Getty Images

FIFA 17

La risposta è... si. Con una partita in meno rispetto al primo anno a Roma (41 contro 42), ha segnato 19 gol e effettuato 15 assist, migliorando ulteriormente i suoi numeri. Salah è riuscito ad adattare perfettamente le sue caratteristiche al gioco di Spalletti, che lo esonera ulteriormente dai compiti difensivi: lui deve giocare in avanti, cercando contemporaneamente più spazio possibile per superare gli avversari in velocità. Migliora la conduzione palla al piede, ma soprattutto la finalizzazione, mai stata nelle sue corde, attirandosi la fama di attaccante sprecone. La crescita di Salah non è stata dirompente, ma quasi di sottofondo, e dopo 2 anni e mezzo, ci siamo accorti di avere in casa uno dei più interessanti giocatori d'Europa, con ancora vistosi margini di miglioramento. Anche FIFA dà a Cesare quel che è di Cesare (non a caso...), e dopo averlo fatto partire con un modesto 81 di overall e i soliti valori altissimi in Velocità e Dribbling, e sotto l'80, o il 70, per tutto il resto, premia la sua grande stagione con la sua prima carta con un overall di 90, e il suo primo 99 in Velocità, meritatissimo, visto che è l'anno in cui diventa il giocatore più veloce della Serie A arrivando a qualcosa come 35 km/h. L'ottima stagione anche dal punto di vista realizzativo e creativo gli regala anche i suoi primi ottimi voti in pagella su Tiro e Passaggio, 91 e 90, e completano l'opera il 96 in Dribbling e l'85 in Fisico. Il 60 in Difesa è ciò che rimane di qualche corsa disperata all'indietro, niente di sistematico.

Mohamed Salah
E la sua esultanza tipica è una preghiera / Paolo Bruno/Getty Images

FIFA 18

Pensavate che un giocatore che arriva a 90 di overall su FIFA potesse rimanere alla Roma? La Roma di Pallotta, Monchi, che si barcamenava tra plusvalenze e fair play finanziario? Beh, sbagliavate. Il Liverpool di Klopp vede in lui quell'ambizione che serve alla squadra, la voglia di migliorarsi e di raggiungere vette sempre un po' più alte di quelle precedenti. Ma quest'anno è il primo anno in cui Salah non si mette a picconare, a vedere se la roccia regge, per poi scalare lentamente e attentamente. Quest'anno è diverso. Quest'anno Salah si trasforma in un missile e si autolancia nella stratosfera, perché questa stagione è una delle stagioni più assurde di un giocatore negli ultimi anni. È una di quelle bellissime stagioni che si possono raccontare solo con numeri e record.

In Premier segna 32 gol, battendo vari record, che possiamo riassumere in uno solo: nessuno ha mai segnato 32 gol in una stagione di Premier League. In più, batte quasi tutti i record in statistiche offensive che riguardano i giocatori egiziani o africani, ma soprattutto batte tutti i suoi, di record: record di gol, record di assist (16), record di tiri e di tiri a partita, 4, record di contrasti vinti, record di dribbling tentati, e di percentuale di dribbling riusciti (qualcosa come il 67%), record di precisione dei passaggi, record inutili come i duelli aerei vinti, record di record e potremmo andare avanti ancora a lungo. FIFA non può far altro che alzare le mani e stampare digitalmente un bel 98 accanto ai riccioli di Momo con sotto: 99 in Velocità e Dribbling, 98 in Tiro (+25), 95 in Passaggio (+21), 65 in Difesa (+20), 92 in Fisico (+26). Uno dei boost più impressionanti della storia, che riflette quanto questa stagione fosse inaspettata. Per arrivare al 99 è mancata solo una cosa: la Champions. Il sogno dalle grandi orecchie si infrange in finale, proprio come la spalla di Salah, al trentunesimo minuto, dopo aver subito una mossa di wrestling da parte di Sergio Ramos. Quella finale non giocata e un mondiale che poteva dare poco, ed è riuscito a dare meno, non permettono a Salah di raggiungere l'Olimpo dei 99 nella miglior stagione della sua vita.

Mohamed Salah
Salah e Firmino che fanno un remake della foto di LeBron James e Dwyane Wade / Laurence Griffiths/Getty Images

FIFA 19

Questo è il classico anno del riscatto. Intanto Salah mette in chiaro due cose: prima di tutto diventa per il secondo anno consecutivo capocannoniere della Premier League, pur se con 10 gol in meno, poi ha solo due cose in testa: Champions e titolo che manca da 30 anni. La Champions arriva, contro il Tottenham, con un gol nei primissimi minuti proprio di Salah, su rigore. Dopo 13 anni, il Liverpool torna sul tetto d'Europa e Salah è uno dei protagonisti che ce l'ha portato. Purtroppo in Premier si mette in scena la beffa nei confronti dei Reds: record di punti di sempre in Premier, ben 97, che finiscono tutti nello scarico per via dei 98 punti raccolti dal Manchester City. Una stagione ambigua per un tifoso del Liverpool, ma non per Salah. L'anno precedente era chiaramente una mezza anomalia, ma forse neanche tanto: l'egiziano si assesta su numeri ottimi, tra gol, assist, dribbling, strappi in velocità, ed è il trascinatore del Liverpool kloppiano. FUT l'aveva fatto iniziare con un 88 di riscaldamento, e gli fa alzare la coppa dalle grandi orecchie con un 97 sul groppone e valori altissimi di qualsiasi cosa esistente e immaginabile, compreso, finalmente, il tiro, che dà giusto credito ad una fase di finalizzazione nettamente migliorata rispetto al periodo italiano.

Mohamed Salah
Chissà cosa ne pensa Mourinho... / Clive Rose/Getty Images

FIFA 20

Il primo anno beffato in entrambe le competizioni, il secondo solo in Premier, il terzo... Il terzo è l'anno della Premier League del Liverpool. Il diciannovesimo titolo, a trent'anni dal diciottesimo. Salah quest'anno non fa il tris, e non diventa capocannoniere, segnando "solo" 19 gol, ma rimane il principale trascinatore offensivo di tutta la squadra, tanto che a volte viene schierato proprio da punta centrale a Klopp. Un esterno della specie più pura, che riesce a trovarsi perfettamente a suo agio anche in posizione più centrale, è cosa rara, ma anche inaspettata. O forse no, forse adesso, dopo tanti anni, ci aspettiamo che Salah riesca a migliorare sempre di un pochettino il suo modo di giocare, di evolverlo e di adattarlo al gioco della squadra. Nel 2019/20 su Ultimate Team, Salah era partito con il suo primo 90 allo start, ma con quel 93 in Velocità che si accetta solo perché siamo all'inizio. A fine stagione, dopo la vittoria del titolo, l'overall sale a 97, e i valori sono molto simili a quelli dell'anno prima, stat più, stat meno. Se il gioco di Salah evolve sempre, i numeri invece sembrano essersi assestati su medie ben più plausibili rispetto a quelle del 2018, ma che portano alla luce anche un'altra caratteristica fondamentale dell'evoluzione: cercare di tenere ciò che funziona.

Mohamed Salah
Il suo interno sinistro è migliorato sensibilmente di stagione in stagione / Laurence Griffiths/Getty Images

FIFA 21

Dire che quest'anno sia stato travagliato per il Liverpool è un eufemismo: infortuni gravissimi, il Covid, la sfortuna, giocatori fuori forma, insomma, il Liverpool quest'anno potrebbe benissimo non rientrare in Champions, e non è da escludere che manchi anche la qualificazione all'Europa League. Ma in questo miasma, una delle poche dolci note che si salvano è Salah. Ha segnato, ad ora, 28 gol in 42 partite tra tutte le competizioni, e ha ancora tempo per andare avanti. Anche i programmatori di FIFA si sono accorti di questa straordinaria costanza nelle prestazioni di Salah, e lo fanno startare con una carta praticamente identica a quella con cui aveva iniziato la scorsa stagione. La domanda adesso è: quanto ci rimetterà Salah dalla pessima stagione del Liverpool? E quanto ci rimetteranno i nostri adorati numerini sulle figurine del Salah virtuale? La risposta è: poco.

Perché, è vero, Salah non è quello che per qualche mese ci ha illuso di poter essere, uno alla Messi o alla Cristiano Ronaldo, che hanno completamente distrutto ogni visione sui numeri e sui gol, ma rimane un giocatore straordinario in tutto quello che fa, e unico in determinate peculiarità come la corsa, la conduzione o il dribbling senza finte (non è che non capisci dove sta andando, è che è già andato) che lo rendono davvero uno dei più grandi giocatori degli ultimi anni. E su FIFA è sempre uno dei papabili "buggati"


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