Esperimento sul fuorigioco: come potrebbe cambiare la regola?
Novità importanti in cantiere che potrebbero modificare per sempre la regola del fuorigioco alla quale siamo abituati da decenni. Dopo l'introduzione, al Mondiale e in in Serie A, del fuorigioco semiautomatico, un sistema più accurato il cui acronimo è SOAT, che permette agli arbitri di valutare con più precisione la posizione dei calciatori al momento del lancio, potrebbe esserci presto spazio per un'ulteriore cambiamento.
La FIFA, come riportato anche dal sito istituzionale della FIGC, sta studiando una nuova regola sviluppata dal Chief of Global Football Development Arsène Wenger. Grazie allo sviluppo tecnologico e alla possibilità di individuare con esattezza i dettagli delle parti del corpo in gioco o fuori, la nuova regola prevede "di intervenire solo nel caso in cui ci sia una separazione visiva, la cosiddetta “luce” tra l’attaccante, che potrà essere ora in posizione più avanzata verso la porta, e il penultimo difendente".
Una sorta di tolleranza e la presenza di uno spazio netto (visibile più facilmente con il supporto della tecnologia) tra attaccante e penultimo difendente. Un cambiamento significativo che diminuirebbe in gran quantità l'intervento degli assistenti a gara in corso (già diminuito dall'evidente indicazione a lasciar correre in caso di azioni potenzialmente pericolose).
Un taglio netto con il passato per cercare di comprendere come reagirebbero le squadre a questa modifica, se potrebbe davvero aumentare lo spettacolo o le difese agirebbero di conseguenza prendendo ulteriori precauzioni. La novità è stata illustrata da Christos Kanellas, FIFA High Performance Manager – Project Manager Offside Project, ai club professionistici che partecipano al campionato Under 18 Pro in Italia: “L’idea nasce per favorire un gioco più offensivo, l'aumento delle possibilità di segnare reti e rendere il gioco più avvincente”.
La sperimentazione inizierà il 12 febbraio nel campionato Under 18 che avrà in programma il derby Inter-Milan. Una delle tante gare di Serie A di questa stagione (la più recente negli occhi di tutti) in cui il fuorigioco semiautomatico ha annullato una rete. Quella del raddoppio di Lautaro Martinez, in offside per parte della sua fronte e della spalla, di qualche centimetro più avanti rispetto al piede del penultimo difendente Thiaw.
La nuova regola è stata chiarita anche dal Responsabile del Settore Tecnico AIA Matteo Trefoloni: "La sperimentazione prevede che un calciatore non sia più considerato punibile se una parte qualsiasi del corpo con cui può segnare una rete è in linea con il penultimo difendente. Quindi, per essere sanzionato un fuorigioco tra l'attaccante in posizione più avanzata ed il difendente, ci dovrà essere la cosiddetta luce, ovvero dovranno essere visivamente separati".
Dunque una sorta di passo indietro per provare ad aumentare la spettacolarità. La volontà di vedere uno spazio tra due giocatori in un contesto storico in cui la precisione e l'oggettività sono sempre più dominanti. Una regola che aspira a rompere l'eterno dibattito vinto dal fuorigioco semiautomatico in un'altra maniera: quella della semplicità di vedere due corpi separati.
Una regola che in qualche modo penalizzerebbe le difese, sempre più costrette alla massima attenzione, rendendole forse meno inclini a mantenere una linea alta. Con questa novità verrebbe a crearsi in modo ancor più delineato quel filo del fuorigioco che potrebbe essere teso tra il tacco di un difendente che sale per provare a incastrare l'avversario e il tacco di un attaccante che scatta verso la porta in cui deve segnare, consapevole della possibilità di essere più in gioco rispetto al passato.
Tale sperimentazione, come riportato anche dalla FIGC, avrà due canali: "uno qualitativo, attraverso un sondaggio online finalizzato a raccogliere il parere di calciatori, tecnici e arbitri, sugli aspetti legati alle strategie di gioco; uno quantitativo, attraverso precisi indicatori di performance che valuteranno l’effettivo impatto della sperimentazione".
Una sperimentazione iniziata nell'aprile del 2022 dopo la proposta di un anno precedente della leggenda ex Arsenal Arsene Wenger. Intervistato sulla questione circa 18 mesi fa, il presidente della FIFA Gianni Infantino aveva parlato di possibili modifiche riguardanti il fuorigioco, regola cambiata soltanto due volte in 135 anni. Questa eventuale modifica inciderebbe senza dubbio sul modo di giocare. Lo farebbe in maniera positiva o si incorrerebbe nell'effetto inverso di difendere più bassi per paura di lasciare gli attaccanti in gioco? La sperimentazione sta per iniziare.