Cosa cambia con il fuorigioco semiautomatico: novità e come funziona

Turpin
Turpin / Jonathan Moscrop/GettyImages
facebooktwitterreddit

Tra le novità previste per il prossimo Mondiale di Qatar 22, il primo con l'inedita collocazione invernale al posto di quella estiva, era già cosa nota la presenza del cosiddetto SAOT (Semi Automated Offside Technology) con tutta la comprensibile curiosità che ne consegue, considerato quanto quello del fuorigioco risulti spesso un tema scottante, al centro di recriminazioni e polemiche. Un tema tornato del resto centrale anche dopo quanto accaduto in Juventus-Salernitana, domenica scorsa in Serie A.

Roberto Rosetti
Roberto Rosetti / Pier Marco Tacca/GettyImages

La UEFA brucia le tappe

Un'attesa resa però più breve dalla UEFA: non è servito aspettare Qatar 22 per vedere il SAOT in azione ma l'esordio è stato anticipato. In occasione di Real Madrid-Eintracht Francoforte, Supercoppa Europea diretta dall'arbitro Michael Oliver, ha debuttato nel calcio maschile l'innovazione tecnologica che potrebbe dare un'ulteriore mano al lavoro dell'arbitro e dei suoi assistenti nel dipanare quella che - storicamente - rimane una questione delicata tra le tante valutazioni decisive sul campo.

Non solo: il sistema di rilevazione semiautomatica del fuorigioco è presente anche nella fase a gironi di Champions League Roberto Rosetti, presidente della Commissione Arbitri dell'UEFA, ha spiegato come il SAOT "consenta di valutare le situazioni di fuorigioco in modo rapido e più accurato", aggiungendo che tale tecnologia "migliora l'uniformità delle decisioni": non certo promesse di poco conto, dunque, e basi incoraggianti da cui partire.

Si tratta di un sistema testato per 188 volte - dalla Women's Champions League al recente Europeo Femminile in terra inglese - e la UEFA tiene a specificare come arbitri e assistenti restino ancora i responsabili della decisione presa sul campo.

Luis Suarez
Fuorigioco segnalato / Michael Regan/GettyImages

Come funziona il fuorigioco semiautomatico

Diventa evidente come anche in Serie A si tratti di una novità attesa e sempre più vicina, anche alla luce delle ultime polemiche arbitrali legate a Juve-Salernitana. Ma come funziona, a livello pratico, il fuorigioco semiautomatico? Un sensore presente all'interno del pallone invia la posizione alla sala operativa per qualcosa come 500 volte al secondo, con 10-12 telecamere posizionate sotto il tetto dello stadio che, 50 volte al secondo, tracciano la posizione esatta di ogni giocatore sul terreno da gioco.

I punti presi in considerazione (per l'esattezza 29 punti dati) comprendono gli arti e le estremità rilevanti nell'ambito del gioco. Il VAR, a quel punto, subentra e si occupa di valutare se la linea del fuorigioco che emerge dall'elaborazione del software (sulla base dei dati suddetti) sia valida e se sia il caso di informare l'arbitro. Il tempo richiesto in tal senso sarà veramente ridotto: 2-3 secondi per determinare una posizione irregolare oppure regolare.


Segui 90min su Instagram.