Da Ancelotti a Rangnick, la caduta degli dei. Quando il nome non fa la differenza

Everton FC v Aston Villa - Premier League
Everton FC v Aston Villa - Premier League / Pool/Getty Images
facebooktwitterreddit

Esaminando quanto è successo finora in campionato un dato appare incontrovertibile: non sempre il grande nome fa la differenza. Il riferimento va a quegli allenatori che, in passato, sono stati protagonisti di imprese importanti. Capita che mister poco quotati si lascino preferire rispetto a colleghi di dichiarata fama. Si pensi a Carlo Ancelotti. Nessuno può discuterne il valore. Il coach di Reggiolo è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio.

Sheffield United v Everton FC - Premier League
Sheffield United v Everton FC - Premier League / Pool/Getty Images

A Napoli, tuttavia, Carlo Ancelotti ha fallito. Per sua stessa ammissione era approdato in Campania per vincere, per "non pettinare le bambole". L'attuale mister dell'Everton ha smantellato un giocattolo, quello di Sarri, perfetto. Il Napoli è ben presto uscito dalla lotta Scudetto e persino da quella per la conquista di un posto in Champions. Gattuso, tecnico sicuramente di minore prestigio rispetto ad Ancelotti, ha salvato la stagione del Napoli portando a casa un trofeo importante come la Coppa Italia.

Parma Calcio v SSC Napoli - Serie A
Parma Calcio v SSC Napoli - Serie A / Gabriele Maltinti/Getty Images

In Italia capita anche che un allenatore mai troppo celebrato come Stefano Pioli si lasci preferire a Rangnick, manager tedesco quotatissimo a livello internazionale soprattutto dopo l'ottimo lavoro fatto in Germania con il Lipsia. Pioli sta facendo benissimo al Milan, soprattutto dopo il lockdown. Ha trasformato una squadra in caduta libera come quella di Giampaolo in una compagine in grado di battere qualsiasi avversario. La Juventus, sconfitta a San Siro, ne sa qualcosa.

US Sassuolo v AC Milan - Serie A
US Sassuolo v AC Milan - Serie A / Alessandro Sabattini/Getty Images

Non sempre il grande nome è foriero di successi importanti. Gli allenatori non scendono in campo, per fare la differenza devono trovare l'ambiente giusto. Le idee, anche quelle migliori, diventano vincenti solo quando sono avallate da un gruppo di calciatori in grado di recepirle e trasformarle in fatti concreti. Ecco perché Gattuso e Pioli - in certi contesti - possono essere più determinanti di allenatori quotatissimi come Ancelotti e Rangnick.

Segui 90min su FacebookInstagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A.