Cosa succede tra Sofyan Amrabat e la Fiorentina?

Sofyan Amrabat
Sofyan Amrabat / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Non è certo un mistero che più alte sono le attese e più pesante rischi di essere l'eventuale tonfo, il calcio offre continui esempi in tal senso e il mercato, con le sue cifre da capogiro, regala ulteriori spunti per ribadire questo principio: di certo, alla vigilia della stagione 2021/22 in casa Fiorentina aleggia, neanche troppo tra le righe, un potenziale caso o comunque una situazione non di semplice lettura, quella legata a Sofyan Amrabat.

Il centrocampista marocchino, acquistato già nel gennaio del 2020 ma arrivato poi solo in estate dal Verona, non si è ancora presentato in ritiro a Moena, agli ordini di Vincenzo Italiano, e viene spesso accostato a un addio alla Fiorentina. Facciamo dunque il punto della situazione sullo stesso Amrabat in viola e sulle ragioni di un possibile caso, tra campo e mercato:

Sofyan Amrabat
Amrabat in viola / Jonathan Moscrop/Getty Images

L'arrivo e le aspettative: effetto Commisso

Come detto non è raro che le attese e le cifre investite da un club finiscano, in modo netto, per influenzare quel che tifosi e addetti ai lavori si aspettano da un determinato giocatore: circa 20 milioni di euro quelli spesi dalla Fiorentina per assicurarsi il giocatore, all'epoca accostato con insistenza anche al Napoli, e un fattore aggiuntivo che a posteriori riuscì ad alzare l'asticella delle aspettative in modo ancora più sonoro della cifra spesa. Rocco Commisso, proprietario del club gigliato, si sbilanciò infatti in modo esplicito su Amrabat: un vero e proprio innamoramento calcistico per quel giocatore, tecnico e combattente, l'ultimo a mollare e un motore instancabile all'interno del Verona di Juric nella stagione 2019/20.

Un anno deludente

L'investimento di tutto rispetto e il debole calcistico di Commisso per Amrabat non hanno trovato una conferma del tutto confortante poi sul campo, in un anno comunque complesso sia per la Fiorentina in sé che per il mondo del calcio in generale, considerata l'emergenza Covid, un calendario stravolto e una preparazione fortemente condizionata da tutto questo. Aggiungiamo al mix una classifica deficitaria e i cambi in panchina, con un rapporto mai decollato del tutto con Prandelli, e arriviamo al risultato di una stagione storta. Lo stesso Amrabat si è detto deluso dall'annata in viola, pur avendo ribadito di aver dato tutto per la causa: l'assenza in ritiro a Moena, di certo, non aiuta ora a immaginare un riscatto immediato.

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano / Nicolò Campo/Getty Images

L'arrivo di Italiano: la questione tattica

Il nuovo tecnico viola, Vincenzo Italiano, ha ammesso un certo dispiacere per i giocatori che arriveranno successivamente in gruppo: i nuovi principi di gioco e i concetti inediti che sta cercando di trasmettere alla squadra, in sostanza, dovranno essere ripetuti e immagazzinati ancor più in fretta da chi oggi è assente. Resta da capire ora come poter sfruttare al meglio Amrabat nel 4-3-3: Bonaventura e Castrovilli sono le due mezzali titolari sulla carta, con Benassi e Maleh pronti a subentrare, mentre come vertice basso Italiano sembra voler prendere in considerazione Pulgar. Possibile, dunque, trovarsi con un "esubero" del calibro di Amrabat? Il rischio è quello di bruciare un patrimonio tecnico importante, servirà dunque una soluzione che passerà, chiaramente, dalla massima disponibilità del giocatore nei confronti del tecnico.

Problemi fisici e di comunicazione

Un aspetto senz'altro delicato, forse ancor più dei precedenti: le questioni legate alla salute dell'atleta hanno ovviamente la priorità sul resto e sarebbe scorretto sindacare sulla scelta di effettuare l'operazione per i problemi di pubalgia. Quel che salta all'occhio però è la gestione comunicativa di quanto accaduto: la notizia dell'operazione è infatti emersa dopo la concessione di ulteriori giorni di riposo al giocatore, senza che ci fossero indicazioni specifiche sulle ragioni dell'ulteriore stop, come se la decisione non fosse stata in sostanza concordata con il club. Illazioni o suggestioni a parte è evidente come piccoli disguidi comunicativi possano contribuire ad alimentare, o persino a creare, un caso.

Sofyan Amrabat, Luis Alberto
Amrabat all'Hellas / Pier Marco Tacca/Getty Images

Il mercato

Ultimo, ma decisamente non ultimo, c'è il mercato: da tempo la pista più percorsa dalle voci sul futuro di Amrabat è quella turca ma, di recente, è tornato in ballo anche l'idillio con Juric, suo mentore all'Hellas Verona e tecnico che meglio di altri ha saputo sfruttare le caratteristiche del giocatore nel suo 3-4-2-1. L'allenatore, oggi al Torino, vorrebbe ricreare il binomio di successo anche in maglia granata e non è da escludere che tutti i fattori precedenti possano condurre a un epilogo dell'avventura in viola dopo appena un anno, con tante ombre e rarissime luci.


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