Cosa potrebbe dare Alvaro Odriozola alla Juventus?

Alvaro Odriozola
Alvaro Odriozola / Angel Martinez/GettyImages
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Ricorre spesso, anche in una chiave ironica tra due tifoserie rivali, l'idea di una Juventus pronta ad attingere a piene mani dal serbatoio viola in sede di mercato: la storia degli affari sull'asse Torino-Firenze non nasce del resto da ieri e, negli ultimi anni, ha visto lasciare la Fiorentina per vestirsi di bianconero Bernardeschi, Chiesa e poi Vlahovic (in ordine strettamente cronologico).

Nelle ultime ore salgono le quotazioni (in chiave bianconera) di un elemento che alla Fiorentina conoscono bene, grazie a quanto fatto nella stagione 2021/22 sulla fascia destra: quell'Alvaro Odriozola che tanti avrebbero voluto vedere ancora in viola dopo il prestito dal Real Madrid ma che invece, come da accordi, è tornato nella Liga per giocarsi le proprie carte con la maglia delle Merengues, la squadra dei suoi sogni.

La stagione 2022/23 di Odriozola

Un proposito, quello di Odriozola, che non si è però tradotto in realtà e che anzi lo ha visto raccogliere un minutaggio persino inferiore rispetto al passato con la maglia dei Blancos, tra Liga e altre competizioni in cui era impegnata la corazzata di Ancelotti. Raggiunta la maturità calcistica, trattandosi di un classe '95, Odriozola sperava di potersi far valere là dove più conta, forte di un'ottima annata in Serie A, ma i numeri ci dicono quanto il sogno del laterale destro sia rimasto inespresso: appena 6 presenze tra le varie competizioni per un totale irrisorio di 92 minuti trascorsi in campo. In sostanza, in tutta la stagione, Odriozola ha giocato una sola partita intera (sommando i vari spezzoni).

Tra le poche apparizioni, tra l'altro, solo una è stata dal primo minuto: terzo turno di Coppa del Re contro il Cacereño (venendo poi sostituito al 51'). Una stagione ben diversa da quella che Odriozola avrebbe immaginato per sé, dopo l'exploit italiano: il calciatore ha sempre mostrato grande ambizione, senza temere l'impatto con una realtà prestigiosa come quella del Real, ma Ancelotti non è stato dello stesso avviso e ha utilizzato Carvajal e Vazquez come laterali bassi nel suo 4-2-3-1. Un anno in panchina, un anno che può porre un punto fermo (in negativo) sui sogni di gloria del calciatore in ambito Real, dovendo dunque individuare un contesto in cui tornare sui livelli del 2021/22.

Alvaro Odriozola
Alvaro Odriozola / Gabriele Maltinti/GettyImages

Il ricordo lasciato in viola

Quel che Odriozola aveva lasciato intravedere nel suo anno italiano, del resto, appariva incoraggiante e lasciava immaginare uno scenario diverso per il 2022/23. Anno "italiano" per due motivi: una stagione in Serie A, sì, ma Italiano anche come Vincenzo, tecnico che ha saputo ridare verve ed entusiasmo a una piazza anestetizzata da anni deludenti sul fronte dei risultati come del gioco espresso.

Il laterale spagnolo ha saputo diventare un elemento più che mai prezioso nel 4-3-3 del tecnico arrivato in viola nell'estate del 2021, un interprete ideale del principio espresso dall'ex allenatore dello Spezia: tutto l'undici in campo ha il compito di costruire, di pensare da regista, e fin da subito Odriozola è stato chiamato ad accentrarsi in fase di costruzione e a non limitarsi a sgroppate sulla destra o a rapidi recuperi. La rapidità che spesso si è esaltata non è stata la sola dote con cui Odriozola si è messo in luce: l'asse con Nico Gonzalez, sulla destra, ha offerto numerose soluzioni e i due si alternavano efficacemente, sfruttando sia la qualità dello spagnolo che la capacità dell'argentino di agire sia da esterno che più al centro dell'attacco.

La qualità tecnica, testimoniata anche prima dell'arrivo in viola dalle ottime statistiche a livello di passaggi riusciti, permetteva poi a Odriozola di dialogare coi centrocampisti in modo efficace e di rappresentare (un po' come Dodò) una fonte di gioco alternativa alle soluzioni più prevedibili. Il nodo critico riguarda sicuramente l'aspetto fisico, non certo per le doti atletiche e di corsa quanto per le logiche difficoltà legate ai 176 cm di altezza e a un impatto più che mai ridotto nel gioco aereo.

Alvaro Odriozola, Carlo Ancelotti
Real Madrid v Getafe - La Liga Santander / Soccrates Images/GettyImages

Cosa può dare Odriozola alla Juventus?

Immaginando un arrivo di Odriozola in bianconero potremmo per certi vederlo come profilo alternativo a Juan Cuadrado, considerando anche un rinnovo del colombiano che sembra allontanarsi. Lo spagnolo potrebbe peraltro essere un'idea coerente con la possibilità di un passaggio al 4-3-3 o al 4-3-1-2 da parte di Allegri, rispetto al 3-5-2 utilizzato con frequenza nella stagione appena conclusa: Odriozola, del resto, fin qui ha giocato esclusivamente come terzino destro in una retroguardia a quattro, senza mai agire da quinto in un assetto tattico diverso.

Pensarlo come sostituto di Cuadrado non deve però spingerci a pensarlo come un profilo del tutto affine a quello del colombiano: la Juve perderebbe tanto a livello di dribbling e di doti balistiche, guadagnando senz'altro a livello atletico e di disciplina tattica, così come nella capacità di dialogo coi compagni e di giocare per la squadra più che come individualità. Differenze che emergono in modo lampante anche da un punto di vista meramente statistico, osservando il numero di assist e di gol messi a referto dai due in carriera.