Cosa manca all'Italia di Roberto Mancini per essere considerata davvero grande?
L'Italia, contro la Polonia, ha vinto con il punteggio di 2-0. Più che il risultato, comunque prestigioso al cospetto di un buon avversario, a colpire è stata la qualità del gioco degli azzurri. La compagine di Roberto Mancini ha dominato in lungo e in largo la partita. La sensazione è che il punteggio non rispecchi ciò che si è visto sul terreno di gioco. L'Italia avrebbe potuto vincere con uno scarto di goal superiore.
Cosa manca alla squadra di Roberto Mancini per fare il salto di qualità? La risposta più scontata è la seguente: un grande centravanti. Ma è davvero così? In Nazionale gioca l'ultima Scarpa d'Oro Ciro Immobile. Lo stesso Andrea Belotti, nel match contro la Polonia, si è dannato l'anima. Certo, l'Italia probabilmente non ha più i grandissimi attaccanti del passato. Manca un vero erede di Vieri, ma comunque Mancini ha a disposizione delle buonissime punte.
Ciro Immobile nella Lazio fa caterve di goal. Andrea Belotti ha dimostrato di segnare tante reti quando viene messo nelle condizioni giuste per esprimersi al meglio. Forse all'Italia manca l'uomo dell'ultimo passaggio, quello che permette alle punte di trovarsi dinnanzi al portiere avversario. Si pensi a Lewandowski. Il grande centravanti del Bayern Monaco è stato inesistente contro l'Italia, chiuso nella morsa dei difensori azzurri. Lo stesso Milik, entrato nella ripresa, ha fatto poco e nulla. Barella, Jorginho e Verratti sono dei grandi calciatori, ma hanno altre caratteristiche. L'Italia fa fatica ad effettuare tiri dall'interno dell'area di rigore. La presenza di un forte trequartista in grado di mettere gli attaccanti in condizione di battere a rete riuscirebbe forse a colmare una delle pochissime lacune che ha la bella Nazionale di Mancini.
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