Coronavirus, il ministro Spadafora è cauto: "Allenamenti il 18? Non è detto che si torni a giocare"
Un freno ai facili entusiasmi, questo è l'effetto dell'intervento di Vincenzo Spadafora, Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, sulla propria pagina Facebook. Un lungo video in cui si illustrano le ragioni per cui sarebbe prematuro immaginare una ripartenza imminente, nella prossima fase 2 dell'emergenza, del campionato di Serie A.
Queste le parole di Spadafora: "Il calcio è importante come elemento sociale e di economia, va difeso il principio per il quale il business del calcio finanzia il resto dello sport, quel che il calcio paga al fisco contribuisce per tutte le discipline. Portare avanti il calcio è una cosa importantissima ma lo dobbiamo fare in sicurezza".
Spadafora ha proseguito: "La FIGC ha presentato un protocollo per partite e allenamenti in sicurezza, è stato preso in considerazione dal comitato tecnico scientifico e sono necessari approfondimenti. Il comitato incontrerà a breve rappresentanti della FIGC, del mondo del calcio e i medici sportivi, se si perfezionerà il protocollo gli allenamenti riprenderanno il 18 maggio, ma non vuol dire che riprenderà necessariamente il campionato. Impossibile dirlo oggi, intanto se riprendono gli allenamenti ci predisponiamo alla possibilità di riprendere, lo sapremo solo coi dati".
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