Come potrebbe giocare lo Spezia di Leonardo Semplici?

Leonardo Semplici
Leonardo Semplici / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Dopo un lungo lasso di tempo vissuto senza una panchina (dal settembre del 2021) Leonardo Semplici ha ritrovato un posto in Serie A, il suo approdo alla guida dello Spezia è infatti ufficiale: il tecnico fiorentino ha firmato fino a fine stagione con prolungamento automatico fino al 2025 in caso di salvezza raggiunta.

Semplici subentra dunque a Luca Gotti dopo un esonero che, da più parti, è stato indicato come prematuro a causa delle tante assenze (e dell'addio di Kiwior) che certo non hanno aiutato il tecnico da fine gennaio in poi.

Un solo punto ottenuto nelle ultime cinque partite e una situazione di classifica sempre meno rassicurante, col Verona terzultimo che incombe, hanno spinto la proprietà a guardare avanti a optare per uno scossone, richiamando un tecnico che - ai tempi della SPAL - seppe raggiungere due salvezze importanti (tutt'altro che scontate), ripetendosi poi nel finale della stagione 2020/21 col Cagliari. Precedenti incoraggianti per lo Spezia, con un impegno delicato alle porte come quello contro l'Udinese che sarà poi seguito da un cruciale scontro diretto contro il Verona al Picco.

Come giocherà lo Spezia di Semplici?

La soluzione Semplici per lo Spezia ci lascia immaginare un discorso di continuità, sia rispetto a quanto fatto da Gotti fin qui che pensando alla storia dello stesso Semplici e al 3-5-2 che, a tutti gli effetti, somiglia a un marchio di fabbrica.

Non si prevedono dunque ribaltoni tattici in casa Spezia: Semplici ha rinunciato in pochissime occasioni al 3-5-2, sia al Cagliari che alla SPAL, se non optando sporadicamente per il 4-2-3-1 (comunque senza dargli continuità, tornando sempre all'assetto più familiare).

Partiamo dunque dalle certezze legate al modulo e riflettiamo sulle possibili scelte a livello di uomini. Dragowski si è ormai ripreso il posto e difenderà i pali, la difesa a tre "ideale" sarebbe quella composta da Ampadu, Nikolau e Caldara, a metà campo Gyasi e Reca - già allenato alla SPAL - saranno gli esterni (aspettando Holm), con Agudelo, Bourabia ed Esposito in mezzo (in attesa del rientro di Bastoni).

M'Bala Nzola
Esultanza dello Spezia / Alessandro Sabattini/GettyImages

In avanti Nzola va considerato il punto di riferimento, in base agli avversari potrebbero alternarsi giocatori dalle caratteristiche diametralmente opposte come Verde e Shomurodov. Già alla SPAL e al Cagliari, del resto, Semplici ha alternato soluzioni più o meno "pesanti", utilizzando anche due prime punte anziché un calciatore più tecnico e rapido a supporto del centravanti.

Non si esclude a priori, al di là del discorso legato all'attacco, un utilizzo di Ampadu sulla mediana (in attesa di Bastoni) con Amian pronto a subentrare in difesa, sottolineando poi l'importanza del rientro di Holm sulla destra. Col ritorno dello svedese i due esterni di centrocampo potrebbero essere Reca e lo stesso Holm, con Gyasi che (da jolly qual è) riuscirà comunque a trovare spazio con continuità, anche a fianco di Nzola.