Chi è Ainsley Maitland-Niles e cosa può dare alla Roma di Mourinho

Ainsley Maitland-Niles
Ainsley Maitland-Niles / James Williamson - AMA/GettyImages
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Uno dei tormentoni della prima parte di stagione della Roma ha riguardato, fin qui, una rosa che anche a dire di José Mourinho non sarebbe dotata della sufficiente profondità per garantire ricambi all'altezza. Una situazione che ha causato anche critiche, nei confronti del tecnico portoghese, ritenendo controproducente un "attacco" frontale a pedine potenzialmente utili alla causa.

Al di là della retorica connessa allo Special One, cioè ai suoi metodi più o meno controversi per caricare i giocatori, qualche lacuna in determinate zone del campo è oggettiva e, spesso, la Roma si è trovata a gestire situazioni di emergenza, con giocatori adattati in ruoli diversi da quello naturale. Vediamo dunque come il probabile arrivo di Ainsley Maitland-Niles dall'Arsenal potrà aiutare i giallorossi nel girone di ritorno.

La storia di Maitland-Niles

Classe '97, nato a Goodmayes e cresciuto con la madre e col fratello Cordi a Edmonton (torneremo più avanti sul rapporto con la mamma), ha fatto parte dell'universo dei Gunners fin da piccolo: già a 6 anni entrò nell'Academy del club londinese, vivendo poi con l'Arsenal tutta la trafila delle giovanili fino a veder coronato il suo sogno di debuttare in prima squadra, nella stagione 2014/15, agli ordini di una leggenda come Wenger. Un debutto non banale che arrivò a 17 anni, 3 mesi e 10 giorni, in Champions League, contro il Galatasaray: Maitland-Niles diventò in quel frangente il secondo più giovane debuttante europeo con la maglia dei Gunners (dopo Wilshere). Pochi giorni più tardi Maitland-Niles scese in campo anche in Premier League, nel 4-1 sul Newcastle, anche se per appena un minuto.

Alan Judge, Maitland-Niles
Un diciottenne Maitland-Niles all'Ipswich / Tom Dulat/GettyImages

Al di là del prestigio di un debutto in prima squadra arrivò dunque il momento di maturare ulteriormente, di iniziare a trovare spazio per poi tornare all'Arsenal da protagonista. A dare una chance all'allora diciottenne fu Mick McCarthy col suo Ipswich: Maitland-Niles visse una prima parte di stagione da incorniciare in Championship, spesso titolare e capace di trovare anche 2 assist e un gol. La situazione cambiò in peggio all'inizio del 2016, con qualche panchina di troppo e le voci di pressioni da parte della madre sul tecnico McCarthy, una situazione che quest'ultimo non digerì e che si tradusse in una seconda metà di stagione ai margini.

Il ruolo della madre Jule è tornato spesso alla ribalta, già prima dell'esperienza in prestito all'Ipswich: le intemperanze con membri dello staff dei Gunners la portarono a essere allontanata dal campo dell'Academy e persino arrestata, la stessa Jule tornò poi sotto le luci dei riflettori per un'intervista al Sun nel 2018 in cui, di fatto, accusava il figlio di averla abbandonata a una condizione di estrema povertà. Il distacco necessario da una figura così ingombrante, in modo anche violento, vide Maitland-Niles restare comunque nell'orbita dell'Arsenal, pur senza trovare spazio con la continuità desiderata.

Nel 2016/17 trovò spazio solo in Coppa di Lega e in FA Cup, scendendo in campo per appena un minuto in Premier, mentre la situazione iniziò ad aggiustarsi l'anno dopo: nel 2017/18, sempre con Wenger, Maitland-Niles collezionò 15 presenze in Premier League e ben 9 presenze in Europa League (8 da titolare). Nella stagione successiva, la prima senza Wenger e con Emery in panchina, lo spazio in campo rimase invariato e fu sempre l'Europa il palcoscenico privilegiato, con 10 presenze impreziosite da un gol (col Rennes) e 2 assist (con Napoli e Valencia) e con una finale giocata da titolare, per 90 minuti.

Nel 2019/20 il minutaggio in Premier, agli ordini di Emery, Ljungberg e infine Arteta, aumentò: 1382 minuti in campionato, il miglior record per lui con la maglia dei Gunners. Una stagione arricchita infine dalla vittoria in FA Cup da titolare (ai quarti, in semifinale e in finale). La stagione 2020/21, sempre con Arteta in panchina, ha visto per la prima volta il giocatore (dai tempi dell'Ipswich) seguire l'idea di un percorso lontano dall'Arsenal pur di trovare minutaggio, col passaggio in prestito al West Brom in una stagione negativa per il club, culminata nella retrocessione, in cui Maitland-Niles ha comunque trovato spazio da titolare con continuità.

Arsene Wenger, Ainsley Maitland-Niles
Le indicazioni di Wenger / Shaun Botterill/GettyImages

Adesso, dopo una prima parte di 2021/22 con appena 263 minuti in campo, sembra arrivato il momento di cambiare addirittura Paese per inseguire quel salto di qualità tanto desiderato, magari agli ordini di Mourinho.

Qual è il ruolo di Maitland-Niles?

Diventa dunque necessario capire in quale veste Maitland-Niles possa rendersi utile alla causa giallorossa. Osservando il percorso del classe '97, tra gli anni all'Arsenal e le esperienze in prestito a Ipswich e West Brom, possiamo notare in modo lampante la versatilità del giocatore.

La sua prima stagione da titolare tra i professionisti, con McCarthy all'Ipswich, lo vide giocare essenzialmente come esterno destro nel 4-4-2: questa sembra essere la collocazione ideale per un giocatore di gamba, dalle grandi doti atletiche e di velocità nello spazio, che poteva in quel caso contare sulla copertura del terzino destro.

Resta però da sottolineare la versatilità mostrata già nell'Academy dei Gunners, alternandosi sia come esterno alto a destra che come centrocampista centrale nel 4-2-3-1. La sua natura di jolly è emersa poi ancor di più nel percorso vissuto ai Gunners dal 2017 a oggi: terzino sinistro nel 4-2-3-1 e quinto a sinistra nel 3-4-2-1 con Wenger, terzino destro e quinto a destra nel 3-5-2 con Emery, ancora largo a destra oppure centrocampista centrale con Arteta, nel 4-2-3-1 come nel 4-4-2.

Cosa può dare alla Roma di Mourinho

Alla luce di un percorso ricco di diverse tappe, a livello tattico, possiamo capire come Maitland-Niles possa rendersi utile alla causa giallorossa comprendendo le esigenze di Mourinho e le lacune presenti in rosa.

Un dato salta subito all'occhio e in parte risponde ai nostri dubbi: l'assenza di un vice-Karsdorp si è fatta sentire, tanto da adattare Ibanez a destra, ed è evidente come Maitland-Niles possa dare un buon contributo sia in caso di 3-5-2 che di 4-2-3-1, i due moduli con cui la Roma è scesa in campo fin qui.

Jose Mourinho
José Mourinho / Marco Canoniero/GettyImages

Nel 3-5-2 l'inglese sarebbe il sostituto ideale di Karsdorp, agendo a tutta fascia e puntando sulle proprie qualità atletiche, mentre nel 4-2-3-1 potrebbe agire sia come terzino destro che (più di rado) come ala, con Karsdorp alle spalle, tornando un po' a fare il lavoro che faceva in giovanissima età all'Ipswich. Non si esclude infine l'utilizzo sporadico da mezzala nel 3-5-2 o da mediano nel 4-2-3-1, offrendo ovviamente più atletismo e meno geometrie rispetto ad altri interpreti.


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