Cavallero: "Juventus, tre calciatori sottotono. Pirlo è una scommessa della società"

Il giornalista di Radio Bianconera e di TuttoJuve, Luca Cavallero, si è soffermato sulla eliminazione subita dalla Juventus in Champions League per mano del Lione di Garcia. Queste le sue parole:

Chi è il maggiore responsabile della débâcle della Juventus?

"Credo che sulla sconfitta della Juve abbiano influito molteplici fattori, tra cui uno cardine: il tasso motivazionale. Quando giochi alla Juventus, per giunta partite di questo calibro e importanza, non puoi sfoggiare prestazioni insufficienti come Bernardeschi, Higuain o Cuadrado: non è mettere in croce loro rispetto ad altri, però è per fare l‘esempio in relazione al fatto che certi match vanno vinti, prima che giocati: guardate CR7, unisco giocatore della Juve a segnare stabilmente nella fase ad eliminazione diretta da ormai due stagioni... Mi discosto dall’analisi di Sarri nel post gara: al netto di partite in più o in meno sulle gambe, la Juve avrebbe dovuto trionfare contro il Lione e passare il turno, come ha lasciato intendere - peraltro - Andrea Agnelli medesimo nel post gara".

Cosa pensi di Pirlo, nuovo allenatore della Juventus?

"Scommessa della società, che su di lui - diciamolo pure fuori dai denti - aveva prospettive ben più profonde rispetto al ruolo di mero allenatore della Juventus Under 23. I gradi li possiede; aspettiamo a giudicare il lato pratico. Logico è che, parlare di eventuali stagioni di transizione, è completamente in controtendenza rispetto alla filosofia dell‘attuale management Juventus. Per cui anche con Pirlo gli obiettivi rimarranno invariati".

Atalanta-Psg, quante possibilità hanno gli uomini di Gasperini di superare il turno?

"Un mese fa ti avrei detto che ne ero certo al 100%; ad oggi invece lo sono decisamente meno: molto preoccupante l’Atalanta delle ultime uscite di campionato. Inoltre occhio ad esporsi troppo nell’uno contro uno con il Psg: rischi certe imbucate in campo aperto...".

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