Cassano: "Ibra più forte di Lukaku. Conte sbaglia con Eriksen. Pioli meritava di restare"

Antonio Cassano
Antonio Cassano / Valerio Pennicino/Getty Images
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L'ex calciatore Antonio Cassano, doppio ex di Inter e Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni in una intervista all'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.

Antonio Cassano alla "Partita Del Cuore"
Antonio Cassano alla "Partita Del Cuore" / Paolo Rattini/Getty Images

CONTE - "Pensavo non rimanesse dopo lo sfogo di fine torneo, evidentemente lo strappo è stato ricucito. Ora non può fallire: deve vincere lo scudetto. Ha avuto Vidal e Hakimi, è rimasto Lautaro, ha una squadra più forte dello scorso anno. Pirlo diventerà un grande allenatore, ma è al suo primo anno. Conte è obbligato a fermare gli scudetti di fila della Juve. Ma occhio all’Atalanta: Ilicic è un giocatore favoloso, se torna in forma può accadere di tutto".

MILAN -  "Il Milan lotterà per il 4° posto con Lazio, Napoli e Roma, ma non sarà facile arrivare in Champions. Pioli meritava di restare: ha fatto un gran finale, si è qualificato ai gironi di Europa League con una squadra molto giovane. Rangnick? Cosa ha vinto? Niente... Stefano ha alle spalle una persona preparata come Maldini: serio e capace". 

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic / Marco Luzzani/Getty Images

IBRAHIMOVIC - "Zlatan è il miglior giocatore del campionato: lui è il Milan, ma non so se basterà. Lukaku è giovane, bravo e forte, ma non c'è paragone. A 39 anni la forza fisica non basta, serve la qualità e Ibra ne ha tanta: dopo Ronaldo il Fenomeno e Van Basten c'è lui. Il rendimento di Zlatan e Lukaku dipende da come verranno serviti da Lautaro e Calhanoglu. Il Toro è migliorato e mi ricorda Aguero". 

ERIKSEN - "C'è un problema tattico. A Conte quel tipo di giocatore non piace, ma Eriksen è un top player, un campione: in nazionale segna sempre, in Premier League era un fenomeno e piaceva al Real. Conte è un grande allenatore ma a lui piacciono quelli alla Vidal che danno intensità. Il primo anno alla Juve Antonio voleva partire col 4-2-4, poi è arrivato Pirlo e quasi non lo voleva... ma al tempo stesso è stata la sua fortuna. Io a Eriksen dietro le punte non rinuncio, mai".

MODULO MILAN - "Fossi Pioli schiererei il Milan col 4-2-3-1, per mettere in difficoltà l’Inter sulle fasce. Senza Rebic, punterei su Diaz e Saelemekers". 


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