Cosa può fermare Roma e Milan nella corsa verso la finale di Europa League? L'analisi

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Europa League / Michael Regan/Getty Images
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Passano le settimane e cadono ingloriosamente i pezzi italiani di una stagione europea. Un'altra stagione destinata a vederci fuori dalla vetta, per cui far finta di niente cercando spiragli di ottimismo in un domani di nuovo vincente? Forse no, non del tutto. Esistono due appigli belli solidi, hanno nomi importanti, sono nello specifico la Roma e il Milan: da un lato una formazione spesso forte coi deboli e debole coi forti ma, senza dubbio, ricca di frecce al suo arco, d'altro canto un gruppo giovane ma volitivo, acerbo ma anche per questo capace di stupire e di stupirsi. Dove possono arrivare, dunque, Roma e Milan in Europa League?

Dove può arrivare la Roma e cosa può fermarla?

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Esultanza giallorossa con lo Shakhtar / FILIPPO MONTEFORTE/Getty Images

Chissà se è vero che i limiti più grandi sono quelli che ci imponiamo da soli, non quelli che arrivano da fuori. Per certi versi il calcio dà ragione a una simile idea, in particolare osservando la Roma e il suo rendimento in questa stagione sembra evidente come esista un blocco, un freno a mano tirato, quando si tratta di alzare l'asticella e di superare quell'ultimo passaggio, forse quello decisivo. A priori, osservando il percorso europeo condotto fin qui da Paulo Fonseca e dai suoi, verrebbe da pensare alla Roma come una delle contendenti più accreditate al successo finale: i numeri ci parlano di 7 vittorie su 9 partite disputate, di una sconfitta sola e rimediata quando ormai la classifica del girone era indirizzata e priva di ostacoli. I numeri ci parlano anche di 21 gol segnati e di 6 gol subiti: un rendimento quasi privo di sbavature che, del resto, ricalca quello giallorosso in campionato contro avversari "alla portata".

E l'impegno contro lo Shakhtar all'andata non ha detto niente di diverso, presentandoci una Roma capace di cambiare pelle e interpreti riuscendo sempre ad adattarsi al momento della partita, facendola, controllandola o semplicemente restando a guardare per poi colpire. Una macchina perfetta? No, non tanto per le frequenti e pesanti defezioni quanto per un vero e proprio bug che interviene ogniqualvolta il nome affrontato è prestigioso, quando la posta in palio diventa alta. La presenza di Tottenham, Arsenal e di una tra Milan e Manchester United rende più fragile l'ottimismo e invita alla prudenza: con quel salto in più a livello di personalità, e magari col rientro in pianta stabile di elementi come Smalling, Veretout e Dzeko, la Roma potrebbe davvero pensare di mettere le mani sull'Europa League. In sostanza chi può davvero frenare la Roma è davvero la Roma stessa, nient'altro.

Dove può arrivare il Milan e cosa può fermarlo?

Simon Kjaer
Esultanza rossonera contro lo United / Alex Livesey - Danehouse/Getty Images

Spostandoci sull'altra italiana in corsa occorre intanto riconoscere come il Milan abbia saputo tenere botta contro un avversario, questo sì, dal nome che fa tremare le gambe: quella col Manchester United rappresenta sulla carta una finale anticipata, una sfida dal sapore di un'Europa diversa (quella più alta). E forse certi ricordi di grandezza sono impolverati, da una parte e dall'altra, ma nei fatti Pioli e i suoi ragazzi (ragazzi in senso stretto, considerando l'età media) hanno limitato i danni all'Old Trafford, mantenendo tutte le carte in regola per andare ancora avanti. Di fatto, dunque, cosa può fermare questo Milan nella corsa verso le ultimissime fasi dell'Europa League? Sembrerà scontato e ovvio ma l'ostacolo più grande non è di natura psicologica, come nel caso della Roma, e non sono neanche i tanti infortuni pesanti.

L'ostacolo sono appunto i Red Devils di Solskjaer: se il Milan dovesse riuscire a offrire una nuova prova di personalità anche al ritorno, ottenendo il pass per i quarti di finale, aumenterebbe la consapevolezza di poter provare l'impresa e di poter affrontare ogni avversario con una sicurezza ancora maggiore nei propri mezzi. Certo riuscire gradualmente a trovare i protagonisti permetterebbe a Pioli di non dover, ogni volta, capire quale sia la comparsa giusta a cui ricorrere per tappare buchi: fin qui è andata tutto sommato bene ma, si sa, le ali dell'entusiasmo possono anche rompersi se non trovano basi più solide. Ad oggi però, come fotografia dopo l'1-1 dell'Old Trafford, chi può fermare il Milan sembra proprio lo stesso United: superato quello, cioè, potrebbe davvero aprirsi uno scenario da sogno inaspettato.


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