Boca Juniors campione grazie al River Plate
Serviva una vittoria per la matematica certezza, al Boca è invece bastato un pareggio per festeggiare il campionato all'ultima giornata. Merito degli Xeneizes, ma merito anche e soprattutto dei rivali di sempre, il River Plate di Marcelo Gallardo, all'ultima presenza sulla panchina biancorossa dopo aver scritto pagine indelebili della storia del club.
Andiamo però con ordine. Alla Bombonera il Boca Juniors accoglie un Indipendiente senza più obiettivi. Il primo spavento arriva alla mezz'ora quando Advincula causa un calcio di rigore ingenuo: dal dischetto va Leandro Fernandez che con freddezza porta in vantaggio gli ospiti. Passa qualche minuto ed è già tutto in parità grazie alla deviazione di testa del Fernandez del Boca, Guillermo, che porta il risultato sull'1-1.
Il parziale cambia ancora a inizio secondo tempo con il vantaggio degli Xeneizes grazie alla meravigliosa punizione di Sebastian Villa. La Bombonera si prepara alla festa, ma appena iniziano gli ultimi 10 minuti del campionato, arriva su calcio d'angolo la doccia congelata per il Boca: il più lesto è il classe 2004 Nicolas Javier Vallejo, gol di testa che vale il 2-2. Festa rimandata? No, soltanto sofferta per un quarto d'ora abbondante.
Nello stesso momento, situazione emozionale simile, ma epilogo completamente opposto al Juan Domingo Peron di Avellaneda. Il Racing deve vincere e sperare in uno stop del Boca per assicurarsi la vittoria del campionato. Prima del fischio d'inizio è a un solo punto di distacco; finirà a due, al secondo posto nel dramma generale.
Il risultato si sblocca soltanto all'undicesimo del secondo tempo con un calcio di rigore per i padroni di casa trasformato perfettamente Matias Rojas. Anche il Boca l'ha ribaltata e la situazione rimane invariata. Tuttavia, più o meno nello stesso momento in cui alla Bombonera arriva il pareggio dell'Independiente, al Domingo Peron pareggia anche il River con il colombiano Miguel Borja.
Il Racing non molla e si riversa in avanti conquistando un salvifico calcio di rigore a ridosso del 90'. Torna per un attimo tutto nelle mani dei padroni di casa, tutto nei piedi di Jonathan Galvan. Il mancino apre, ma calcia male e lo storico portiere del River Plate Franco Armani para agevolmente distruggendo i sogni del Racing e consegnando il titolo al Boca. A sgretolarli definitivamente al 95' è ancora il colombiano Miguel Borja che in contropiede regala a Gallardo l'ultima vittoria della sua gestione.
Alla Bombonera esplode la festa. Il Boca Juniors vince ancora il campionato argentino. Lo fa in maniera incredibile, in un destino che continua a legarlo a doppio filo al River Plate. Ci riesce proprio grazie al River del "Muñeco" Marcelo Gallardo, che probabilmente sperava di chiudere la sua avventura in biancorosso con una vittoria, senza però regalare il titolo ai rivali di sempre.
Una vittoria che significa molto per il calcio, che allontana i sospetti e che pone la dignità e il rispetto per il gioco e per tutti gli avversari al di sopra di ogni cosa. Tra i molti tifosi del River, sicuramente più di qualcuno avrebbe preferito perdere in un'ultima giornata priva di valore e lasciare il titolo ad Avellaneda. La squadra di Marcelo Gallardo ha risposto sul campo e lui ne ha parlato così nella conferenza stampa postpartita.
""In un paese in cui tutti sospettano di tutto, in cui ogni cosa è crocifissa, dove tutto è così meschino e appare privo di valori, noi con il calcio abbiamo la possibilità di seminare semi in grado di simboleggiare che, al di là di tutto, si può avere rispetto e dignità per la passione e per il calcio”."
- Marcelo Gallardo
"Capisco se ci sono tifosi arrabbiati o frustrati, ma si tratta di comprendere il modo in cui noi dobbiamo rappresentare e trasmettere agli altri. La dignità del sentimento verso ciò che siamo. Questo ha un valore enorme. Sono contento e molto orgoglioso di sentire questo nonostante ne abbia beneficiato il nostro eterno rivale, ne sono molto felice."
- Marcelo Gallardo