Bentornato Serse: ma com'era l'ultima Serie A con Cosmi in panchina?

Serse Cosmi è tornato in Serie A, una notizia che già in sé, lasciando da parte le circostanze e la chiamata all'impresa per salvare il Crotone, riesce a far rumore e a strappare un sorriso a tanti appassionati, soprattutto a chi ha vissuto l'epopea del carismatico tecnico alla guida del Perugia all'alba degli anni 2000. Una storia che ha visto il suo apice col successo in Intertoto, con conseguente approdo da sogno in Coppa Uefa per una piazza certo non abituata a palcoscenici simili, ma che aveva un valore a prescindere dall'Europa, considerando il legame di Cosmi con la sua Perugia. Certo il sorriso si lega anche al lato extra campo, a quella sua verve così peculiare e tale da spingere Crozza a inscenarne una riuscitissima (e affettuosa) parodia ai tempi di Mai Dire Gol.

Ma, ora che Cosmi è tornato, ci ricordiamo com'era la Serie A l'ultima volta che lo stesso tecnico perugino ha avuto occasione di allenarci? Cosmi torna suo malgrado da ultimo in classifica, col Crotone, e da ultimo fu costretto a lasciare: non tanto per suoi demeriti quanto per una penalizzazione che vedeva il suo Siena partire con -6 punti. Di fatto Cosmi guidò i bianconeri per un girone, venne infatti esonerato nel dicembre del 2012, dopo la diciassettesima giornata (per un pesante 4-1 nel derby con la Fiorentina di Montella). Non mancarono però vette importanti in quell'esperienza bianconera, su tutti la prima vittoria di sempre del Siena contro l'Inter: un 2-0 a San Siro firmato da Valiani e Vergassola alla quarta giornata. Furono fuochi d'artificio illusori però, che si affievolirono col tempo (anche per il peso della penalizzazione) e che portarono alla sostituzione con Iachini che non preservò comunque il Siena dalla retrocessione in B.

Che Serie A era? Era l'anno del bis della Juventus e di Antonio Conte, col Napoli capace di stabilire il record di punti (successivamente battuto) e di illudersi di poter tornare in corsa anche per il titolo soprattutto all'inizio del girone di ritorno, incappando poi in un clamoroso 0-2 col Chievo che ne interruppe la striscia positiva. La Juve di Conte, come detto, concesse il bis finendo il campionato a quota 87 punti e inaugurando di fatto la lunga stagione delle annate di dominio incontrastato: era la Juve del centrocampo delle meraviglie Pogba, Pirlo, Vidal (venti gol in tre) e della BBC in difesa. Il Milan di Allegri raggiunse la qualificazione Champions al fotofinish, mantenendo dietro la spettacolare Fiorentina di Montella che, insieme a Udinese e Lazio (vittoriosa in Coppa Italia) dovette accontentarsi dell'Europa League. Deluse l'Inter di Stramaccioni, nona in classifica a fine stagione, e fu sopravanzata dal sorprendente Catania di Maran e del Papu Gomez. In B, insieme al Siena di Cosmi, andarono il Pescara e, dopo la classica girandola di cambi in panchina, il Palermo.

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