Barcellona in Champions, il paradosso della rimonta: tra crolli, ribaltoni e imprese
La recente storia della Champions League ha regalato spesso ribaltoni inattesi e rimonte da togliere il fiato, affari che sembravano chiusi a chiave e che si sono invece riaperti: non di rado il Barcellona ha partecipato, da vincente o da beffato, a simili show e - in vista del ritorno degli ottavi contro il Paris Saint Germain - non mancano precedenti interessanti da analizzare, col recente passato che ci insegna come i Blaugrana (spesso) dilapidino il vantaggio conquistato all'andata, anche in modo piuttosto rovinoso, e d'altro canto riescano talvolta a tirar fuori dal cilindro rimonte impressionanti partendo da posizione di netto svantaggio.
E proprio da una posizione di chiaro svantaggio partono stavolta gli uomini di Koeman: l'1-4 dell'andata contro il PSG, di uno scatenato Mbappé, sembra non lasciare alcun margine. Risulta comunque significativo osservare quanto accaduto nelle ultime Champions disputate dai Blaugrana, dall'edizione 2014/2015 (edizione vinta) fino allo scorso anno.
Una storia di rimonte
Nel 2014/2015, appunto, i Blaugrana guidati allora da Luis Enrique conquistarono la loro ultima Champions League, battendo in finale la Juventus. In quel frangente il percorso dei catalani fu impressionante, l'unico segno di "umanità" fu la sconfitta per 3-2 rimediata a Monaco in semifinale, dopo il 3-0 dell'andata che sembrava lasciar presagire un passaggio più sereno in finale. Fin dall'edizione successiva però la situazione precipitò, tanto da far perdere l'abitudine a raggiungere le ultimissime fasi della Champions: nel 2015/2016, pur partendo da una situazione di vantaggio con l'Atletico grazie al 2-1 (doppietta di Suarez e gol di Torres) i Blaugrana si videro riprendere dai Colchoneros al ritorno con un 2-0 firmato Griezmann.
Anche nell'edizione successiva il percorso del Barça si fermò ai quarti, stavolta per mano della Juventus. Il precedente che qui interessa però è quello col Paris Saint Germain: partendo da una sconfitta di 4-0 all'andata, infatti, gli uomini di Luis Enrique tirarono fuori dal cilindro la rimonta perfetta, un 6-1 tale da ribaltare contro ogni pronostico il risultato dell'andata. Un'impresa forse unica che, di certo, i catalani proveranno a imitare questa sera. La storia delle rimonte, portate a termine oppure subite, non si arrestò con Luis Enrique: l'arrivo di Valverde in panchina segnò una tappa certo cara ai ricordi di noi italiani, un 4-1 contro la Roma che apparentemente non lasciava scampo e che si tramutò, invece, nella notte dei sogni all'Olimpico per la formazione giallorossa, con Dzeko, De Rossi e Manolas a sancire la clamorosa eliminazione di Messi e dei suoi.
La stagione 2018/19 vide il Barcellona superare lo scoglio dei quarti, tornando dunque tra le prime quattro, ma al contempo consegnò alla storia l'ennesima rimonta clamorosa subita al ritorno, stavolta per mano del Liverpool: il 3-0 del Camp Nou (doppietta di Messi e gol di Suarez) sembrava garantire la finale ai Blaugrana ma ad Anfield la situazione precipitò e, come a Roma l'anno prima, arrivò una nuova eliminazione per Valverde e i suoi, con un 4-0 dal sapore di disfatta. Chiudiamo con quanto accaduto lo scorso anno: niente rimonta subita in questo caso, trattandosi di gara unica ai quarti, ma un tracollo dalle proporzioni persino più impressionanti dei precedenti: un 2-8 contro il Bayern (poi campione) che segnò di fatto l'apoteosi delle recenti delusioni europee.
Una tendenza che sembra ormai indirizzata anche quest'anno, sì, con la consapevolezza però di avere nelle proprie corde la capacità di ribaltare situazioni apparentemente compromesse: col PSG, questa sera, il Barça avrà quantomeno il dovere di provarci, con quel precedente di quattro anni fa a fare da guida e da spinta.
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