Avere due portieri titolari in rosa: concorrenza positiva o crea malumori?
Nel gioco del calcio il turnover, soprattutto per quello che concerne le grandi squadre italiane, è diventato una necessità. Le big giocano un grande numero di partite e non sempre i calciatori più importanti riescono ad esprimersi al meglio. La motivazione non è soltanto di carattere fisico. I calciatori sono allenati a giocare anche due, tre volte a settimane. Il problema è un altro. I giocatori spendono tante energie soprattutto mentali. Non è sempre semplice restare concentrati, rendere al massimo per tante partite a stagione.
Quando si parla di portieri tuttavia il discorso è diverso. Avere due portieri titolari in rosa può aumentare la concorrenza positiva, ma rischia di creare più di qualche umore. Basti prendere come riferimento le due squadre che, negli ultimi anni, si sono date battaglia per lo Scudetto: la Juventus e il
Napoli. A Torino c'è un chiaro numero 1: Wojciech Szczęsny. Buffon è l'illustre numero due. La convivenza tra i due procede nel migliore dei modi anche perché ognuno è ben consapevole del proprio ruolo.
Al Napoli il discorso è diverso. Ospina e Meret sono in competizione per il ruolo di numero 1 e la concorrenza sembra avere fatto danni almeno in riferimento al giovane estremo difensore italiano. L'ex Udinese, in questa stagione, sembra avere perso quella sicurezza che aveva in passato. Non è più così consapevole dei propri mezzi, sa che un errore potrebbe essere punito con l'esclusione. Si veda quello che è accaduto dopo il match con l'Inter. La sensazione è che il turnover faccia bene ovunque, ma non in porta...
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