Andrea Fiorentino: "Napoli, bravo Gattuso a fare un passo indietro. Male l'Inter e Conte"
Il giornalista del quotidiano Avvenire, Andrea Fiorentino, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di una intervista a 90min Italia. Ecco le sue parole:
NAPOLI - "La compagine di Gattuso ha surclassato la miglior squadra d'Italia del 2020, senza Insigne, Elmas e Zielinski... Ma secondo i soliti geni della banalità la compagine partenopea aveva paura di affrontare (probabilmente) la peggior Juventus del decennio. Tant'è. La squadra di Gattuso ha saputo mettere in crisi le certezze dell'Atalanta. Memore di un Napoli di un anno fa, quello dell'Ancelotti bis, che tentava di cambiare abito al cospetto di una squadra, quella orobica, che aveva sempre messo in difficoltà Sarri e compagnia bella del dogmatico 4-3-3. Quel clamoroso 2-2 al San Paolo aprì una ferita insanabile, tra Ancelotti e la classe arbitrale, una ferita che - per una serie di fattori e congiunzioni astrali (storte) - non si è più rimarginata. Ebbene, l'Atalanta si è arenata rispetto alla capacità di giocare sempre lo stesso calcio, ne ha approfittato il Napoli, schierato in maniera tale da non dare riferimenti alla banda Gasperini (vedere il lavoro oscuro degli attaccanti azzurri, in armonia nella fase di ripiego e indemoniati in zona gol). Merito di Gattuso, che ha fatto un passo indietro, come lo fece Sarri al tempo, e ha riconosciuto che i suoi (oggi) come collettivo ed individualità, sono da zona alta della classifica, sono forti e molto probabilmente anche da scudetto. Sarà la continuità, la convinzione sembra acquisita, l'entusiasmo è stato ritrovato, anche perché non c'è ossessione, la possibilità di arrivare in fondo. In tutte le competizioni".
INTER - "Il derby è solo il corollario di quelle che erano le sensazioni delle prime giornate: subisce gol con regolarità e non riesce a fermare le sortite offensiva delle squadre avversarie. L'ambiente nerazzurro invoca il passaggio alla difesa a quattro, ma da quell'orecchio Conte sembra non volerci sentire. Le colpe forse sono da attribuire allo stesso tecnico salentino, perché il bandolo della matassa - obtorto collo - è responsabilità sua. Certo è che la scorsa stagione sono successe tante cose, sono state dette tante parole. Poi, vedremo...".
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