Ancelotti: "Do un consiglio a Pirlo. Il Napoli? Una famiglia. Ibrahimovic è come Ronaldo"

Crystal Palace v Everton - Premier League
Crystal Palace v Everton - Premier League / Sebastian Frej/MB Media/Getty Images
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L'allenatore dell'Everton, Carlo Ancelotti, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione Tiki Taka - La Repubblica del pallone, il talk show sportivo condotto da Piero Chiambretti. Ecco le sue parole:

IACHINI - "Quando le cose non funzionano bene tra un allenatore e una società è giusto chiudere. Il nostro lavoro è anche questo. A volte l'allenatore è l'ultima persona a saperlo, anche se magari ha delle sensazioni. Ricordo che quando ero al Milan, ogni volta si diceva sempre che dovesse essere la mia ultima partita e poi abbiamo vinto la Champions".

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti / MB Media/Getty Images

NAPOLI - "Non rinnego l'esperienza fatta sotto al Vesuvio, anzi. Non avevo mai vissuto al Sud, sono stato bene. Napoli è una bellissima città e il Napoli una famiglia. Gattuso sta facendo bene, ha carattere, mi aspettavo che facesse molto bene. Io comincio ad essere vecchiotto per tornare in Italia".

IBRAHIMOVIC - "Quando è andato a giocare in America credevo fosse agli sgoccioli della carriera, ma ha fatto benissimo. In Italia sta facendo grandi cose. Lui è immortale come Cristiano Ronaldo. Se lo volevo al Napoli? Chiedetelo a lui”.

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti / Francesco Pecoraro/Getty Images

MILAN - "Ha fatto dei passi da gigante, ma ai rossoneri manca ancora qualcosa per arrivare ai livelli di Juventus e Inter. Questa però è una stagione strana, particolare, può succedere di tutto".

PIRLO - "Gli voglio dare un consiglio anche se forse non ne ha bisogno: se deve affondare che affondi con le proprie idee e non con quelle degli altri”.

JUVENTUS E NAPOLI - "Sono state due esperienze dolorose, ma poi uno ricorsa più le cose belle di quelle negative. C'è altro a cui pensare soprattutto in questo periodo".

Francesco Totti
Francesco Totti / FILIPPO MONTEFORTE/Getty Images

TOTTI - "Mi sarebbe piaciuto moltissimo allenare un campione come lui, ma forse chiedevo troppo”.

CARATTERE - "Nessuno, fortunatamente, ha mai usato la frusta contro di me, né mio padre, né i miei allenatori. Mi faccio sentire, ma a modo mio, senza usare la frusta".


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