Allegri e l'esercito dei giovani: quale futuro per i gioielli della Juve?

Matias Soulé
Matias Soulé / Nicolò Campo/Getty Images
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La prima fase del ritiro delle squadre di Serie A, pensando soprattutto alle big del campionato, rappresenta spesso un'occasione per valutare elementi generalmente lontani dall'orbita della prima squadra, dai giovanissimi aggregati al gruppo agli esuberi in cerca di riscatto.

In un periodo di mercato bloccato e di trattative spesso estenuanti va da sé che i giovani aggregati siano una risorsa e non solo come meri "tappabuchi": l'idea di tenerli in considerazione anche lungo la stagione può stuzzicare più di un tecnico e, tra questi, Massimiliano Allegri starà senz'altro facendo valutazioni attente insieme al suo staff in merito al futuro dei tanti gioielli messi in mostra dalla Juventus. Vediamo dunque quali potrebbero essere le prospettive per 5 dei giocatori visti fin qui insieme ai big, dai centrocampisti Fagioli e Ranocchia al brillante talento di Soulé:


1. Koni De Winter

Koni De Winter
De Winter / Jonathan Moscrop/Getty Images

Così come Soulé anche De Winter ha ben impressionato nella prima uscita e, proprio come nel caso del più giovane collega, il futuro sembra quello di una crescita graduale restando sempre in orbita bianconera: il Bruges sta provando a riportalo in Patria ma l'idea più valida per il futuro del difensire potrebbe essere quella di un passaggio in Under 23 per misurarsi con un contesto diverso da quello del calcio giovanile e crescere, dunque, senza dover lasciare la Juventus.

2. Radu Dragusin

Radu Dragusin
Radu Dragusin / Soccrates Images/Getty Images

Un giocatore che potrebbe realmente bruciare le tappe, entrando ancor più stabilmente nel giro della prima squadra, è il centrale Dragusin: il classe 2002, con l'uscita di Demiral, nutre concrete speranze di restare stabilmente a disposizione di Allegri e di unirsi al gruppo composto da Bonucci, Chiellini, De Ligt e Rugani. Il tutto con un logico interesse alle voci di mercato, senza cioè escludere a priori un'uscita in questa sessione di mercato o l'inserimento come contropartita tecnica in trattative in entrata, tutte ipotesi meno probabili della permanenza ma comunque possibili.

3. Nicolò Fagioli

Nicolo Fagioli, Luca Ladinetti
Fagioli con l'Under 23 / Jonathan Moscrop/Getty Images

Classe 2001 e centrocampista che, come Ranocchia, si è rivelato capace di occupare più ruoli a metà campo con grande efficacia, da tempo stimato da Allegri. Il tecnico ha ribadito di vedere di buon occhio il giocatore (forte di debutto in Serie A l'anno scorso) ma è evidente che la Juve si aspetti colpi importanti a metà campo, rendendo il discorso Fagioli tutto sommato equivalente a quello legato a Ranocchia, cioè con una utile esperienza altrove per trovare quella continuità che (al di là delle belle parole) mancherebbe in bianconero.

4. Filippo Ranocchia

Filippo Ranocchia
Ranocchia in azione / Nicolò Campo/Getty Images

Il gol segnato contro il Monza è di quelli destinati a restare negli occhi a lungo, con uno stop di destro e un micidiale mancino che gira e non lascia scampo. Al di là del gol è emerso anche altro, qualità nella gestione del pallone e movimenti intelligenti a metà campo, e la prospettiva ideale a questo punto è quella di un prestito per trovare continuità, in Serie B o persino in Serie A se gli fosse garantito un discreto minutaggio. Trattandosi di un classe 2001 è ovvio che ora la prova del nove sia una stagione da titolare a un livello più alto, per poi sognare un ritorno in grande stile.

5. Matias Soulé

Matias Soule
Soulé contro il Monza / Nicolò Campo/Getty Images

Parliamo di un giovanissimo, di un classe 2003, che nello scenario del Trofeo Berlusconi è riuscito a brillare contro il Monza, risultando tra i più ispirati agli ordini di Allegri e dando continuità a quanto fatto col Cesena. La tentazione di bruciare le tappe è tanta e anche giustificata, per certi versi, ma la strada è comunque tracciata e dalla Primavera porta all'Under 23, con la possibilità magari di respirare più da vicino l'aria della prima squadra e di avvicinarsi gradualmente al mondo dei big, senza spingere sull'acceleratore prima del tempo per non subire il preso delle pressioni.


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