Allan saluta Napoli, una storia bella solo a metà. I veri motivi dell'addio del brasiliano

Dopo cinque stagioni con la maglia del Napoli, Allan si trasferisce all'Everton di Carlo Ancelotti. Il calciatore si è congedato dal club azzurro con un bel messaggio sui social ringraziando non solo i tifosi azzurri che lo hanno sempre sostenuto, ma anche Aurelio De Laurentiis. Il brasiliano dice addio al Napoli da gran signore mettendosi alle spalle le polemiche del passato (vedi ammutinamento post Salisburgo).

Quella di Allan al Napoli è però una storia bella solo a metà. Nei primi anni il centrocampista brasiliano ha dato tutto agli azzurri. L'ex Udinese ha combattuto per due assicurando al centrocampista dei partenopei non solo una incredibile quantità, ma anche una ottima qualità. Il Napoli, nella sua rosa, non aveva e non ha nemmeno ora un calciatore simile. Allan a Napoli ha vinto ed è stato grande protagonista anche della compagine di Sarri, quella che ha incantato l'Europa con il suo gioco.

Eppure l'addio di Allan lascia anche un retrogusto amaro. Nell'ultimo anno e mezzo il rendimento del centrocampista è calato vistosamente. I napoletani hanno visto solo la copia sbiadita del calciatore ammirato in passato. Due sono gli episodi da dimenticare. Il primo è il già citato ammutinamento post Salisburgo. Allan fu uno dei rivoltosi rifiutando, insieme ai compagni di squadra, di andare in ritiro. Il secondo episodio è accaduto sotto la gestione Gattuso. Il coach lo ha escluso nel match di Cagliari "perché non si è allenato nel modo giusto". Due situazioni che non fanno onore ad un professionista come il brasiliano.

Perché Allan dice addio al Napoli? Il brasiliano ha ormai terminato il ciclo dei partenopei, è convinto di non potere dare più tanto alla compagine azzurra. Ma non solo. Il discorso è anche economico. Allan vuole - anche giustamente - percepire un ingaggio più elevato. Il centrocampista - solo un anno e mezzo fa - ricevette una offerta faraonica dal Psg (6 milioni a stagione, il triplo di quanto percepiva a Napoli). La presenza di Ancelotti all'Everton, infine, è stato un ulteriore incentivo per lui. I due hanno avuto sempre un ottimo rapporto. I napoletani avranno comunque un ottimo ricordo di Allan, un mastino che - nei tempi migliori - non ha mai tirato indietro la gamba.

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