Cellino furioso per i rinvii: "Dobbiamo solo vergognarci! I miei colleghi non capiscono un c***o"

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​Massimo Cellino, presidente del ​Brescia, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di una intervista al Corriere dello Sport soffermandosi, tra le altre cose, sul caos che sta vivendo il mondo del calcio a causa dell'emergenza Coronavirus. Alcune partite sono state rinviate dopo essere state programmare a porte chiuse. Ecco le sue parole:

Presidente, cosa pensa del caos creato intorno al calcio?
"Dobbiamo solo vergognarci. Questo fine settimana si deve recuperare la giornata che non si è giocata, con le sei partite rinviate. E poi tutto slitta di conseguenza, con la cronologia decisa dal calendari e l’altra giornata da recuperare in un turno infrasettimanale a maggio: solo così si ridà un senso e si salva la regolarità del campionato”.

Lei è favorevole alle porte chiuse?
"Lo decide il governo. Io credo che la prevenzione sia la cosa più importante. Dobbiamo limitare il contagio, no? Su questo direi che siamo tutti d’accordo. Quindi se lei me lo chiede le rispondo che si deve giocare a porte chiuse. Penso sia la soluzione di minor danno, nell’attesa che si trovi presto una soluzione a questa emergenza. Lo so che è brutto giocare a porte chiuse ma è il male minore. Questo bisogna che lo capiamo bene e in fretta. I miei colleghi dicono che giocare a porte chiuse è penalizzante? Non capiscono un caz..”.

Non ritiene però che le porte chiuse costituirebbero un cattivo biglietto da visita per il calcio italiano nel mondo?
"Ok, è un fatto, ma qui si tratta solo di capire se continuiamo a pensare solo al nostro orticello oppure a ragionare come sistema-calcio italiano”: 

Il calcio italiano sembra in seria difficoltà dinnanzi a certe problematiche
"Lo ripeto che dobbiamo vergognarci. In un momento di emergenza come questo io in giro vedo solo presidenti che guardano ai propri interessi”.

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