I 5 motivi per cui il Milan dovrebbe puntare su Tommaso Pobega
La sorpresa regalata da un club, come di consueto, porta con sé singole storie degne di attenzione e lo Spezia di Italiano, capace di salvarsi nell'ultima stagione puntando su un gioco tutt'altro che conservativo, non fa eccezione: l'ultima Serie A è stata quella della consacrazione per Tommaso Pobega, tra i protagonisti del centrocampo di Italiano e dell'Under 21 di Nicolato.
Il Milan crede nelle qualità dell'ex Pordenone e Stefano Pioli potrà valutarlo in prima persona nel prossimo ritiro: non mancano valide ragioni per dargli fiducia già nella prossima stagione e abbiamo provato a individuare i 5 motivi per cui varrebbe la pena tenerlo nella rosa milanista 2021/22.
1. Kessié e Bennacer da sostituire
No, non si parla di mercato ma della consueta tegola Coppa d'Africa con cui molti club devono misurarsi a gennaio. Il Milan potrebbe perdere due punti fermi del centrocampo e Pobega potrebbe rappresentare un rincalzo più che mai valido in quel frangente, in attesa di chiarire la posizione di Tonali. Il 4-2-3-1 non è il modulo con cui abbiamo imparato ad apprezzare Pobega in Serie A ma i margini per adattarsi ci sono tutti, sia tra i due centrocampisti che più avanzato, sulla linea dei trequartisti all'occorrenza.
2. Fame e voglia di imporsi
In un contesto come quello di stretta attualità, con beffe di mercato e delusioni date ai rossoneri da elementi cardine della squadra, valorizzare un elemento cresciuto nel vivaio del Milan (dal 2013 nell'orbita rossonera) sarebbe aria fresca: le motivazioni sarebbero al massimo, così come sarebbe evidente l'onore di indossare una maglia così prestigiosa, senza dover sgomitare e senza viverla come tappa di passaggio.
3. Lista Champions e Serie A
Un ragionamento pratico e pragmatico, senz'altro, e altrettanto valido: sia la lista Champions che la lista per la Serie A danno notoriamente un peso agli elementi cresciuti nel vivaio nazionale e del singolo club: poter contare su Pobega significherebbe tanto, senza dover inserire elementi di minor spessore pur di fare numero.
4. La vena realizzativa
Un aspetto che salta all'occhio, analizzando le stagioni di Pobega dopo le giovanili, è quello dei gol fatti e della grande capacità di inserimento: tre reti fatte in Serie C con la Ternana, cinque in B con il Pordenone e sei in massima serie con lo Spezia, nell'ultima stagione. Capacità atletiche e di lettura del gioco fanno il resto, rendendolo un'arma in più per un centrocampo che vuole fornire gol importanti: resta da capire quanto il discorso sia riproducibile nel 4-2-3-1 ma gli ingredienti per segnare ancora ci sono tutti.
5. Un centrocampista completo
La capacità di rendersi pericoloso in zona da gol non deve far pensare a un elemento prettamente offensivo, quel che balza all'occhio analizzando i numeri di Pobega è il suo essere la quintessenza del centrocampista moderno, sia che si parli di contrastare l'avversario che di trovare il compagno, il tutto con un'abnegazione e una cura maniacale per il dettaglio assorbita già con Gattuso ai tempi della Primavera rossonera.
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