I 4 giocatori da seguire e il potenziale undici titolare dell'Inghilterra a Euro 2020
Dopo un lungo periodo di assenza dal novero delle favorite e delle Nazionali più accreditate per il successo ecco che, nella marcia di avvicinamento a Euro 2020, il profilo dell'Inghilterra cambia in modo notevole e deciso: se, come ovvio che sia, la Francia appare la cosiddetta squadra da battere è altrettanto lecito per i Tre Leoni sperare di dare continuità alla semifinale raggiunta ai Mondiali del 2018.
Il CT Southgate ha a disposizione una rosa di qualità, al netto di qualche assenza soprattutto a metà campo e di un equilibrio tattico da raggiungere, con l'aggiunta certo non marginale di un bomber del calibro di Kane e di talenti da tempo in rampa di lancio, pronti ora a esplodere. Il percorso di qualificazione agli Europei, quasi un percorso netto, e le prestazioni nelle sfide valide per qualificarsi ai Mondiali 2022 sono incoraggianti: la prova del nove però, anche al di là di un gruppo D sulla carta non proibitivo, sarà verosimilmente lo scontro con un'altra big.
1. La stella: Harry Kane
Difficile trovare, perlomeno tra le squadre indicate come favorite, una Nazionale così profondamente connessa alla condizione e alla continuità del proprio bomber: Harry Kane, per l'Inghilterra come per il Tottenham, rappresenta qualcosa di più di un centravanti e di una preziosa dote di gol.
Certo anche i meri dati numerici aiutano, basti pensare che al di là del titolo di capocannoniere dei Mondiali in Russia, Kane è riuscito a segnare 12 gol nelle 8 partite di qualificazione agli Europei, uno in più di CR7. Ma c'è di più, c'è la capacità di giocare per la squadra, di dialogare coi compagni, di unire fisico e tecnica: se l'Inghilterra sogna di ripetere quanto fatto in Russia, nei Mondiali del 2018, il ruolo di Kane è di fatto imprescindibile.
2. Il gioiello: Raheem Sterling
Se nel Tottenham Kane ha da tempo in Son il suo partner ideale, un'affinità elettiva sotto gli occhi di tutti, pensando alla Nazionale è evidente come l'intesa tra il centravanti e Sterling rappresenti un nodo cruciale.
Un aspetto che, durante le qualificazioni agli Europei, ha dato spunti più che confortanti a Southgate: se Kane ha segnato senza sosta saltano agli occhi anche gli assist forniti dal talento del City, autore di ben 9 passaggi decisivi per lanciare a rete i compagni (in 7 partite giocate). Col City, in questa stagione, si è rivelato meno prolifico, dopo tre anni in stato di grazia a livello realizzativo, ma gli Europei potranno senz'altro rappresentare un capitolo a sé stante in tal senso.
3. La possibile rivelazione: Mason Mount
Qualcosa di più di una rivelazione, senz'altro: la Premier League ha imparato da due stagioni a conoscere il talento del giocatore nato nei Blues e consacratosi nello stesso Chelsea ad alti livelli, cavalcando l'onda di quel ringiovanimento "forzato" che il club londinese ha attraversato nel recente passato.
Impiegato come mezzala nel 4-3-3 da Southgate, con naturale licenza di inventare, o direttamente sulla trequarti nel 4-2-3-1, in tal caso col supporto di due mediani dalla propensione chiaramente difensiva. E dopo essere esploso in Premier League, con gol e assist al servizio del Chelsea, è arrivato il moment per il classe '99 di dare prova di maturità in un torneo internazionale, con tutte le chance di avere spazio con continuità.
4. Il pupillo di Guardiola: Phil Foden
Da un classe '99 a un 2000, a sottolineare la generazione di talenti che Southgate può godersi e su cui può già contare: Foden è da tempo forte di una fiducia granitica da parte di Pep Guardiola, tecnico che più di tutti ne ha esaltato le doti.
La questione, in ottica Nazionale, sta tutta negli equilibri e nel ruolo in cui Southgate potrà dare spazio al talento dei Citizens: se nel suo club gioca a metà campo, nel vivo del gioco, il discorso potrebbe variare con la maglia dell'Inghilterra, dove Foden ha già avuto modo di disimpegnarsi come esterno offensivo. Probabilmente l'idea più stimolante, pensando sia a Foden che a Mount, è un 4-2-3-1 che permetta a entrambi di trovare spazio e non dia vita a dualismi, considerando anche un Sancho finito recentemente, e forzatamente, un po' ai margini per problemi fisici.
L'undici ideale:
4-2-3-1: Pickford; Walker, Maguire, Stones, Shaw; Phillips, Rice; Foden, Mount, Sterling, Kane. CT: Southgate.
La questione, come detto più volte e come noto anche allo stesso CT Southgate, è prettamente incentrata sugli equilibri, tanto da aver spinto il tecnico a tentare la via del 3-4-2-1 a più riprese per poi tornare successivamente alla difesa a quattro negli ultimi mesi.
I problemi fisici di elementi come Henderson e Sancho fanno poi il resto, andando in qualche modo a forzare le scelte in alcune zone del campo. Davanti a Pickford, a sua volta al rientro da un infortunio, è nota la propensione di Southgate per Walker rispetto al più quotato (e offensivo) Alexandr-Arnold come laterale destro, per il resto la retroguardia sarà composta da Maguire, Stones e Shaw, leggermente avanti su Chillwell.
A metà campo la diga vedrà Rice e Phillips come protagonisti, considerando i problemi di Henderson, con Mount e Foden liberi d'inventare e di ispirare la micidiale coppia Sterling-Kane. Il tutto, ovviamente, senza escludere la possibilità di vedere Rashford titolare al posto di Foden qualora la forma sostenesse l'attaccante dello United spesso alle prese con problemi fisici.
Segui 90min su Instagram.