I 10 momenti più importanti della Serie A nell'ultimo decennio

Top 10 Serie A: momenti della decade
Top 10 Serie A: momenti della decade / 90min Italia
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Può qualcosa sostituirsi alla sorpresa e all'eccitazione di un momento vissuto in presa diretta, che avviene di fronte ai nostri occhi e segna un passaggio storico o significativo? La risposta non può che essere negativa, quello del resto è il bello di esserci o di esserci stati, ma rimane viva la possibilità di sfogliare un album fotografico, di comprendere ancor di più a posteriori l'unicità di un dato momento.

Un gol da record, un traguardo insperato o un dramma che ha toccato tutti, la Serie A negli ultimi 10 anni ha regalato senz'altro fotografie da conservare, immagini tutt'ora impresse ed entrate nella storia del nostro campionato, senza possibilità di cancellarle. Proviamo a ripercorrere le tappe più importanti di questi 10 anni di storia:

1. La Juve torna a vincere, Del Piero dice addio

Fabio Quagliarella, Claudio Marchisio
Esultanza bianconera / Valerio Pennicino/GettyImages

Gli ultimi 10 anni ci hanno raccontato di uno stradominio incontrastato a livello nazionale, di un ciclo memorabile in bianco e nero: ma, come ogni percorso, deve pur esserci un principio da individuare, un punto di partenza.

Il ciclo della Juve, dopo anni di purgatorio o persino d'inferno, è ripartito con Antonio Conte nella Serie A 2011/12, esattamente 10 stagioni fa: i bianconeri sono tornati a vincere lo Scudetto a 4 anni dal ritorno in Serie A (terza, seconda e settima nelle stagioni precedenti), guidati dal tecnico che di fatto ne ha rappresentato la rinascita e ne ha avviato il decennio di dominio poi tenuto vivo da Allegri.

Quel maggio del 2011 ha visto un'altra storia bianconera restare negli occhi e nei ricordi di tutti, anche al di là del mondo Juve: Alex Del Piero, il 13 maggio 2012, ha infatti disputato la sua ultima partita in bianconero dopo una vita passata a Torino, 20 anni, con 705 presenze e 290 gol. La fine di un'era e, insieme, il principio di una nuova storia.

2. Il record di gol di Higuain: superato Nordahl

Gonzalo Higuain
Higuain esulta / Maurizio Lagana/GettyImages

Il Napoli è stato spesso il rivale più minaccioso per quella Juve schiacciasassi, un Napoli che ci ha abituati a vedere bomber in grado di segnare valanghe di gol: oltre a Cavani non si può mancare di sottolineare il Pipita Higuain, autore di 36 gol in un solo campionato, nella stagione 2015/16, e capace dunque di superare il record precedentemente detenuto da Nordhal.

I gol decisivi per superare Nordhal arrivarono il 14 maggio del 2016 contro il Frosinone, una tripletta rimasta nella storia: un record che sembrava, ma come vedremo non era, irraggiungibile.

Lo stesso Higuain è poi divenuto protagonista di uno dei più noti "tradimenti" nella storia del calciomercato, raggiungendo quella stessa estate la Juve e voltando le spalle alla piazza che ne aveva fatto il proprio idolo.

3. L'addio al calcio di Francesco Totti

A.S. Roma and Genoa CFC : Italian Serie A
Totti e l'addio al calcio / Anadolu Agency/GettyImages

Tra i momenti più significativi del decennio non può mancare un pomeriggio che, in qualche modo, ha trovato la strada di imprimersi nella memoria anche in maniera trasversale.

Il mondo della Roma è rimasto ovviamente investito in modo incomparabile dall'addio di Totti al calcio ma, di rimando, tutto il mondo del calcio italiano non ha potuto trattenere la commozione per una storia sportiva/umana durata 25 anni ma, di fatto, tale da superare il tempo, riguardando una fede slegata dal solo lato agonistico.

Un pomeriggio in cui si è cristallizzata la potenza del legame tra Totti e il mondo giallorosso, sancendo un prima e un dopo, raccontando una storia di timore per un futuro ignoto, di rimpianto per una gioventù che non c'è più, di lacrime scese scorrendo l'album dei ricordi: era il 28 maggio del 2017.

4. Fiorentina-Benevento, la prima senza Davide

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L'esultanza di Vitor Hugo / CLAUDIO GIOVANNINI/GettyImages

Commozione e lacrime di una natura diversa, di una natura fortunatamente rara nel mondo del calcio.

La partita tra Fiorentina e Benevento disputata al Franchi l'11 marzo del 2018 era la prima dopo la morte di Davide Astori, scomparso nella notte tra il 3 e il 4 marzo, e l'atmosfera allo stadio era a dir poco surreale. Un gruppo di giovani privati del loro capitano, un tecnico chiamato a dare forza e motivazioni di fronte a un dramma, lacrime che si mescolavano alla pioggia.

I giocatori viola stremati al fischio finale, l'abbraccio tra l'arbitro Pasqua e Badelj in lacrime a fine partita. Il gol di Vitor Hugo, sostituto di Astori in campo, e quel saluto al capitano viola: una storia che continua, nel ricordo di un uomo che ha lasciato il segno e che non può essere dimenticato.

5. Cristiano Ronaldo arriva alla Juve

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L'arrivo di CR7 / ISABELLA BONOTTO/GettyImages

A rappresentare la varietà infinitamente complessa, l'arco di storie umane e sportive che il calcio porta in sé, troviamo anche un evento storico connesso al mercato.

L'arrivo in Italia di uno dei fuoriclasse più celebrati e ammirati, di quel Cristiano Ronaldo che da anni si contendeva il titolo di migliore al mondo con Messi e che avrebbe vestito i panni della Juve dopo aver scritto pagine di storia col Real Madrid.

Un evento sportivo ma non solo: un fuoriclasse di quel calibro con la maglia bianconera apriva porte anche slegate dal campo, un indotto impressionante fatto di merchandising, accordi di sponsorizzazione e popolarità di livello mondiale. Il 10 luglio del 2018 la Juventus ha messo a segno uno dei colpi più d'impatto nella storia del calcio, italiano e non solo, nonché l'acquisto più oneroso di sempre in Italia.

6. L'Atalanta va in Champions League

Atalanta players celebrate
La Dea in Champions / Alessandro Sabattini/GettyImages

Il discorso Scudetto è rimasto a lungo precluso a chiunque non indossasse la maglia bianconera della Juve, senza dunque spazio per sorprese o affermazioni inaspettate in stile Leicester in Premier, ma non sono comunque mancate favole sportive tali da lasciare il segno (e da durare ancora oggi).

Dopo una stagione già sorprendente, con tanto di Europa League conquistata, l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, vero e proprio artefice di questo miracolo sportivo, è riuscita addirittura ad arrivare al terzo posto nella stagione 2018/19 e ad accedere così alla fase a gironi della successiva Champions League.

Un evento storico per la società bergamasca che mai, in 110 anni di vita, aveva raggiunto la principale competizione europea. Decisiva, per mettere in cassaforte la qualificazione in Champions, la vittoria per 3-1 sul Sassuolo arrivata il 26 maggio 2019 in rimonta con reti di Zapata, Gomez e Pasalic.

7. Il campionato interrotto per Covid

Italy Faces The Coronavirus
L'impatto del Covid / Laura Lezza/GettyImages

Il campionato 2018/19 si è rivelato in qualche modo storico per motivi extracalcistici, con una sospensione della stessa Serie A e di tutti i campionati a causa di un'emergenza Covid-19 sempre più fuori controllo e difficile da fronteggiare.

Sembra passata una vita ma era il 10 marzo del 2020: una decisione con un solo precedente, quella di sospendere il campionato, risalente al 1914/15 e alla Grande Guerra. Una sospensione durata fino al 20 giugno del 2020, con un campionato concluso poi senza tifosi e reso senz'altro più complesso dall'insorgere di casi di Covid anche all'interno dei club di Serie A, talvolta alle prese con numerose assenze dovute proprio al Coronavirus.

Il ritorno dei tifosi negli stadi è cosa recente, parliamo di attualità strettissima, ed è evidente come una necessaria interruzione del campionato e un epilogo a porte chiuse rappresentino un unicum nella storia del calcio italiano.

8. Immobile come Higuain: 36 gol stagionali

SSC Napoli v SS Lazio - Serie A
Ciro Immobile / Marco Rosi - SS Lazio/GettyImages

Il record di Gonzalo Higuain, in grado di superare Nordhal e di attestarsi a 36 gol in un solo campionato, sembrava irraggiungibile: il Pipita non aveva però fatto i conti con Ciro Immobile, bomber tra i più prolifici degli ultimi anni e in grado di trascinare la Lazio a suon di gol.

Nella stagione 2019/20, quella ripresa il 20 giugno dopo l'interruzione per Covid, Immobile è riuscito a siglare proprio all'ultima giornata (curiosamente proprio contro il Napoli che fu di Higuain) il gol decisivo per arrivare a quota 36, tale da condividere col Pipita la scettro di bomber più prolifico in un singolo campionato.

Oltre al titolo di capocannoniere e al record appena descritto Immobile è riuscito in quel frangente ad assicurarsi anche la Scarpa d'Oro, riconoscimento europeo per l'attaccante più prolifico (grazie al rapporto calcolato tra gol fatti e coefficiente di difficoltà di un singolo campionato).

9. Il nono Scudetto della Juve: si chiude il ciclo

Juventus campione
Festa bianconera, Serie A 2019/20 / Stefano Guidi/GettyImages

Nel maggio del 2011 un ciclo era partito, con Conte e quella Juve che intanto salutava Alex Del Piero, e nel luglio del 2020 quello stesso ciclo ha vissuto l'epilogo: con Sarri in panchina la Juventus si assicurava il nono Scudetto consecutivo, divenuto matematico con il successo per 2-0 sulla Sampdoria (con due turni di anticipo).

Scudetto arrivato dopo un anno a dir poco complesso, con tanto di interruzione dei campionati e di ripresa delle ostilità a fine giugno: la Juventus, alla ripresa, è riuscita ottenere una buona striscia positiva, tale da segnare un solco rispetto a Inter e Lazio e da avvicinarsi così alla conquista del titolo, il trentaseiesimo (per ora l'ultimo) della storia bianconera.

Cristiano Ronaldo, coi suoi 31 gol, si è rivelato il miglior marcatore bianconero della stagione senza però riuscire ad affermarsi come capocannoniere della Serie A, complice il record di Immobile. Bonucci e Matuidi, dal canto loro, sono stati i più presenti in campo.

10. Lo Scudetto all'Inter dopo 11 anni

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Lukaku e Conte / MIGUEL MEDINA/GettyImages

Dal nono e ultimo Scudetto consecutivo della Juve si arriva al ritorno al successo dell'Inter dopo un'attesa di 11 anni: i nerazzurri non si assicuravano il titolo dal Triplete di Mourinho, il ritorno in vetta alla Serie A ha portato la firma di Antonio Conte (proprio come nel 2012 col ritorno della Juve al titolo) e di un bomber implacabile come Romelu Lukaku, trascinatore dei nerazzurri in quella stagione e autore di 24 gol in campionato.

Dallo Scudetto agli addii pesanti il passo è stato poi breve, coi principali protagonisti di quella cavalcata partiti in estate a causa di un progetto ridimensionato rispetto alle attese (Conte) a della necessità di incassare cifre importanti sul mercato (Lukaku e Hakimi).

La matematica certezza dello Scudetto è arrivata il 2 maggio del 2021 con la mancata vittoria dell'Atalanta (ultima contendente rimasta in corsa in quel momento) sul Sassuolo.


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