Openda al posto di Muani: cosa cambia per la Juve in attacco?

Prospettive per l'inserimento di Openda in bianconero: non sarà solo un vice-David
Openda
Openda / RONNY HARTMANN/GettyImages
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I piani sono spesso fatti per essere smentiti e per portare altrove, un esempio chiaro ce lo offre quanto accaduto tra la Juventus e Kolo Muani: un inseguimento infinito, persino estenuante anche a livello mediatico, che ha condotto spesso a dare fin troppo per scontato l'epilogo che infine non si è concretizzato. Comolli e la Juve hanno dovuto cambiare obiettivo, non potendosi permettere di aspettare l'ultimo minuto o di assecondare in toto gli auspici del PSG, e si sono orientati su Lois Openda: il classe 2000 belga, reduce da stagioni importanti con Lipsia, andrà dunque a completare (con Zhegrova, altro acquisto last-minute) l'attacco a disposizione di Tudor.

Openda alla Juve: le prospettive

Il repato avanzato bianconero ha dunque cambiato volto e lo ha fatto con tre acquisti come David, Zhegrova e lo stesso Openda oltre che con gli addii di Nico Gonzalez e - per quanto sorprendente sia - di Muani. Ci si può dunque interrogare su cosa Openda porti di diverso ai bianconeri e su quali soluzioni potrà offrire a Tudor, per il suo 3-4-2-1. Si può innanzitutto notare come il belga offra due possibilità distinte, seguendo quello che è stato il suo percorso in Ligue 1 e poi in Bundesliga: col Lens giocava da terminale offensivo in un 3-4-2-1 esattamente in linea con l'attuale modulo bianconero, nel Lipsia - invece - agiva a supporto di un'altra punta (come Poulsen o Sesko) in un 4-4-2.

Una doppia possibilità che potrà risultare più utile che mai a Tudor: di fatto Openda si pone come alternativa a David o Vlahovic, come prima punta, ma anche come potenziale sostituto di Yildiz, andando ad agire più a ridosso della punta rispetto al turco. Si tratta di un calciatore che fa della rapidità e dell'esplosività in campo aperto due cifre distintive del suo gioco, al di là di una freddezza in zona gol palesata in ogni esperienza vissuta fin qui (e senza particolare bisogno di tempi di ambientamento). L'abitudine assunta nelle ultime due stagioni, quella di giocare a supporto di una prima punta e di sfruttarne il lavoro di sponda, potrebbe favorire anche una buona integrazione con Vlahovic e una certa complementarità tra i due.

Per quanto riguarda David è evidente come le caratteristiche, tra il belga e il canadese, siano più sovrapponibili ma - al contempo - possiamo notare come Openda sia più esplosivo nell'attacco della profondità, più aggressivo in quel senso, rispetto a un David che dà qualcosa in più negli scambi coi compagni e nel gioco associativo. Ruoli potenzialmente coincidenti ma un diverso modo di interpretarli, situazione utile anche a partita in corso o per adattarsi alle caratteristiche degli avversari: un profilo come Openda potrà risultare un fattore determinante, ad esempio, quando occorrerà sfruttare contropiedi e ripartenze.

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