Mistero Sabiri: l'ennesimo ritorno alla Fiorentina e i soliti segnali che illudono

Abdelhamid Sabiri e la Fiorentina, ancora un capitolo, una nuova tappa di un percorso per certi versi surreale e ricco di deviazioni. Se da un lato Stefano Pioli ha spiegato a chiare lettere di non volere un gruppo troppo numeroso, dato il rischio di fomentare il malcontento degli esclusi, rimane da sottolineare come gli esuberi (potenziali o presenti) possano talvolta diventare risorse inattese, rivalutate a sorpresa da un tecnico, nello specifico dal nuovo tecnico viola.
I profili in uscita non mancano, senza margine effettivo per un recupero, ma la situazione di Sabiri appare peculiare per due motivi diversi: si dà conto innanzitutto della presenza del marocchino in gruppo, al Viola Park, e si sottolinea in positivo la sua prova nel secondo tempo dell'amichevole col Grosseto. L'altro motivo che rende così singolare la situazione di Sabiri? La sua tendenza ormai consueta a offrire illusioni estive, come accaduto da due anni a questa parte, per poi finire inesorabilmente sul mercato e vivere stagioni di alti e bassi lontano dal calcio europeo (due prestiti in Arabia e uno negli Emirati Arabi dal 2023 a oggi).
Rilancio o fuoco di paglia?
Italiano prima e Palladino poi, insomma, non hanno dato seguito alle promesse estive di un calciatore sempre pronto a rispondere presente in ritiro per poi perdersi successivamente, senza mai avere una vera occasione coi viola in sfide ufficiali (zero presenze fin qui, al di là delle amichevoli). A oggi appare prematuro e complicato immaginare che Pioli possa riuscire in un pieno recupero, occorre però ribadire quanto il calciatore (spesso genio e sregolatezza) si sia presentato ancora una volta col piglio giusto in ritiro al Viola Park.
Contro il Grosseto, poi, l'ex Samp ha mostrato freschezza atletica, intraprendenza e capacità di integrarsi tatticamente nel 3-4-2-1 (o 3-4-1-2) su cui Pioli sta lavorando, il tutto abbinato a una cifra tecnica da sempre parte del suo bagaglio. La sensazione di déjà-vu è fisiologica a questo punto, lo scenario somiglia decisamente a quello che si descriveva circa un anno fa: anche l'epilogo sarà il medesimo? Le quotazioni di un rilancio effettivo in viola sembrano ridotte, il calciatore però - dal canto proprio - sta provando a dare segnali di vita a Pioli ed è il primo a farlo con entusiasmo (testimoniato anche via social, come ulteriore segno di dedizione alla causa).
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