L'Inter cerca un esterno destro: c'è un'arma per Norton-Cuffy, dubbi su Belghali

Brooke Norton-Cuffy
Brooke Norton-Cuffy / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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L'operazione di Denzel Dumfries ha acceso una spia in casa Inter. Senza l'olandese, che dovrà restare ai box per i prossimi 3 mesi, i nerazzurri si ritrovano infatti con una coperta troppo corta sulla corsia di destra, dove l'unico esterno di ruolo è Luis Henrique. Il brasiliano è cresciuto moltissimo dal suo arrivo in Italia, ma non abbastanza per considerarlo un titolare affidabile. Chivu si è finora arrangiato con soluzioni d'emergenza, adattando Carlos Augusto o Diouf, ma è evidente che serva un intervento sul mercato da parte della dirigenza per porre fine al problema.

Un assist per Norton-Cuffy da...Jay-Z?

La Gazzetta dello Sport riferisce che l'Inter stia valutando un vasto campionario di esterni destri, tutti abituati a giocare come quarti o quinti di centrocampo e capaci di coniugare abilità offensive ad attenzione in fase difensiva. Tuttavia, il profilo più alla portata sembra Brooke Norton-Cuffy, 21enne che al Genoa sta vivendo la stagione della sua consacrazione. Più alla portata perché, sempre secondo GdS, l'inglese si è affidato alla Roc Nation, società di procuratori di proprietà di Jay-Z con la quale i nerazzurri hanno già trattato il ritorno di Lukaku e che oggi cura gli interessi di Dimarco.

Gli ostacoli per Palestra e Belghali

Se gli ottimi rapporti con l'azienda del rapper statunitense non dovessero bastare, l'Inter ha in mente altri nomi per i quali però non mancherebbero gli ostacoli. Partendo dal sogno proibito Marco Palestra: il classe 2005 si sta mettendo in mostra al Cagliari, tanto che si parla di una convocazione in Nazionale, ma il suo cartellino è dell'Atalanta, club con il quale non è mai facile trattare e con il quale i nerazzurri non si sono lasciati benissimo dopo la questione Lookman. C'è infine Rafik Belghali, 23enne che era stato seguito già la scorsa estate prima che si trasferisse al Verona. In questo caso la perplessità deriva dalla partecipazione dell'algerino alla Coppa d'Africa: l'Inter non è infatti convinta di investire su un giocatore su cui non potrà fare affidamento proprio quando ne avrebbe maggiormente bisogno.


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