Inizio difficile per la Fiorentina: le prospettive per un cambio di modulo

Pioli e il possibile ritorno alla difesa a quattro: 4-3-2-1, 4-3-1-2 o 4-2-3-1 come suggestioni
ACF Fiorentina v SSC Napoli - Serie A
ACF Fiorentina v SSC Napoli - Serie A / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Appena due punti in tre partite per la Fiorentina di Pioli, un inizio zoppicante che ha trovato nella sconfitta interna col Napoli - resa meno clamorosa nel passivo dal solito De Gea - un ulteriore motivo di preoccupazione. Difficile individuare, ad oggi, aspetti in grado di dare coraggio ai viola e di spostare le valutazioni: non mancano, anche per questo, voci legate a possibili ripensamenti di Pioli dal punto di vista tattico, spostandosi dunque dal 3-5-2 e dal 3-4-2-1 utilizzati fin qui. Si può affermare quanto, spesso, l'auspico di ribaltoni tattici sia un mero strumento per nascondere altro: pretestuoso sostenere che, con un assetto diverso, la Fiorentina avrebbe raccolto qualcosa di più in queste prime partite.

Una Fiorentina a quattro?

Fin troppo audace leggere un cambio di modulo come panacea di tutti i mali, anche in questo caso. La storia stessa di Pioli però, con la difesa a tre come eccezione e quella a quattro come regola, fa sì che ci si interroghi sulla possibilità di vedere una Fiorentina schierata con un modulo diverso: nello specifico si possono valutare il 4-3-2-1 e il 4-3-1-2 come idee su cui lavorare (senza escludere a priori il 4-2-3-1, spesso un marchio di fabbrica per Pioli). Il primo caso vedrebbe Dodò e Gosens "sacrificati" come terzini e due centrali tra Comuzzo, Pongracic e Ranieri a comporre la coppia a difesa di De Gea (con Viti e Pablo Marì come alternative).

FBL-ITA-SERIEA-FIORENTINA-NAPOLI
FBL-ITA-SERIEA-FIORENTINA-NAPOLI / ALBERTO PIZZOLI/GettyImages

La mediana offrirebbe diverse soluzioni, Nicolussi Caviglia potrebbe agire da regista con Fagioli e Sohm come mezzali (oppure Fagioli regista e Mandragora accanto a Sohm) così come, sulla trequarti, Pioli avrebbe modo di schierare insieme Gudmundsson e Fazzini (ipotesi ben vista dai tifosi, dati i segnali incoraggianti dell'ex Empoli), con Ndour come alternativa. In caso di 4-3-1-2 non ci sarebbe bisogno di sacrificare una delle punte, dunque Gudmundsson agirebbe a supporto di Kean-Piccoli (con Dzeko come alernativa dell'ex Cagliari).

4-2-3-1: Dodò esterno alto?

Il nodo principale della questione riguarda la coppia Dodò-Gosens: entrambi, se schierati da laterali bassi, possono perdere quella pericolosità in fase offensiva che li contraddistingue. Una soluzione possibile, in linea teorica, passa dal 4-2-3-1 e da un impiego inedito di Dodò come esterno alto a destra: Comuzzo, dal canto proprio, potrebbe agire da terzino "bloccato" in un simile assetto. Sulla trequarti, insomma, Pioli potrebbe avere a sinistra un elemento in grado di rientrare sul destro e di accentrarsi (come Gudmundsson o Fazzini), al centro Fagioli o sempre uno tra i due appena citati e, a destra, un esterno sul piede forte, come Dodò, che verrebbe dunque liberato da tante responsabilità in fase difensiva.

Robin Gosens, Dodo'
Dodò e Gosens / Image Photo Agency/GettyImages

Col 4-2-3-1, in sostanza, la Fiorentina potrebbe scendere in campo con De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri, Gosens; Sohm, Fagioli; Dodò, Gudmundsson, Fazzini; Kean. Situazioni futuribili, per il momento semplici suggestioni valide sulla carta, poiché Pioli ha fatto capire di ritenere l'assetto a tre dietro il più coerente con la rosa a disposizione e con le caratteristiche dei singoli: difficile, per il momento, immaginare una svolta radicale anche in presenza di risultati deludenti.

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